Palazzolo, le attività della Locale in febbraio

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    polizia locale controlli(red.) E’ stata particolarmente intensa nel mese di febbraio l’attività della Polizia Locale del Comune di Palazzolo (Brescia), coordinata dal Comandante Claudio Modina, che grazie ad una costante e attenta azione di vigilanza del territorio, anche oltre i confini cittadini, ha conseguito importanti risultati, soprattutto sul fronte dei reati ambientali, del contrasto all’abusivismo commerciale e del rispetto del Codice della Strada.
    Per citare solo alcuni dei principali interventi, la scorsa settimana sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria due cittadini di origine rumena, residenti a Palazzolo sull’Oglio, che si erano introdotti nell’isola ecologica di via Pontida, durante l’orario di chiusura, per prelevare vecchi televisori e motori, ma anche oggetti metallici di vario tipo, che una volta smontati sarebbero stati rivenduti. Un traffico di rifiuti, in particolare di metalli da rifondere, che non è sfuggito alla Polizia Locale, costantemente impegnata nelle attività di vigilanza del territorio. Grazie a ripetuti appostamenti e all’acquisizione di filmati che ritraevano i movimenti dei due stranieri, gli agenti li hanno quindi fermati e denunciati, oltre che posto sotto sequestro il veicolo di cui si servivano per le loro attività illecite.
    Sul fronte commerciale, l’attenzione della Polizia Locale è stata rivolta principalmente al mercato settimanale di piazzale Kennedy, dove prosegue mirata l’azione di prevenzione di borseggi e truffe, come pure di contrasto ai parcheggiatori e ambulanti abusivi. Nel mese di febbraio in particolare è stato denunciato per commercio abusivo, con sanzione e sequestro della merce in suo possesso, e per resistenza a pubblico ufficiale, un cittadino originario del Bangladesh, privo di documenti e senza fissa dimora. L’uomo, che solo tre giorni prima era stato denunciato anche dalla Polizia Locale di Bergamo per i medesimi reati, alla vista degli agenti ha tentato la fuga, ma nell’inseguimento a piedi ad avere la meglio è stata la Polizia Locale di Palazzolo.
    Quanto alle attività di controllo su strada, le pattuglie della Polizia Locale di Palazzolo hanno fermato e poi segnalato agli uffici competenti nel mese di febbraio un autista di professione, che stava viaggiando con la tessera di un collega inserita nel cronotachigrafo dell’autocarro di cui era alla guida. Un espediente utilizzato, presumibilmente, al fine di evitare l’eccessivo accumulo di ore di guida. Sono stati inoltre individuati alcuni lavoratori irregolari, scoperti alla guida di autocarri senza il prescritto contratto di lavoro.
    Denunciato per inottemperanza all’ordine di espulsione anche un cittadino nigeriano, domiciliato a Verona, che nei giorni scorsi aveva tentato di truffare un palazzolese sostenendo di essere stato urtato da quest’ultimo, durante una manovra in retromarcia, e pretendendo quindi di essere risarcito per il danno subito con 50 euro. L’uomo che era alla guida dell’auto ha quindi chiesto l’intervento degli agenti della Locale, che tuttavia non hanno rilevato alcun segno di impatto con il pedone, né lesioni apparenti. Di fronte al rifiuto di recarsi in ospedale, gli agenti hanno avviato ulteriori accertamenti sull’identità dell’uomo, da cui è emersa la sua situazione di clandestinità.
    Infine, grazie alle approfondite indagini avviate a seguito dell’incidente avvenuto il 4 febbraio in Lungo Oglio Cesare Battisti, che avevano consentito alla Polizia Locale di individuare e denunciare un cittadino di origini rumene, responsabile del tamponamento, ma che si era dato alla fuga senza prestare soccorso, gli agenti hanno rintracciato nei giorni scorsi anche il veicolo coinvolto nello scontro. Parcheggiato al chiuso sotto un condominio in territorio di Palosco, dove risiede il fratello del rumeno denunciato, il veicolo è stato quindi posto sotto sequestro, a disposizione ora dell’Autorità Giudiziaria.
    “L’attenzione al controllo del territorio da parte degli agenti della Polizia Locale è costante – commenta il sindaco di Palazzolo sull’Oglio, Gabriele Zanni – e si traduce a volte in interventi necessariamente tempestivi, altre volte in operazioni che necessitano di un’attività investigativa più accurata, in altri casi ancora in una presenza che cerca di scongiurare piccoli reati, episodi che inducono insicurezza nei cittadini o anche semplicemente, nel limite del possibile, situazioni di degrado”.

     

     

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