Caparini (Lega), “su Ilva stato fuorilegge”

Il deputato bresciano accusa: "Il commissariamento ha generato debiti per miliardi che ora non si vogliono pagare".

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ilva-riva(red.) “La gestione commissariale di Ilva ha generato debiti di miliardi di euro, che oggi lo stato non vuole pagare. Questo è uno stato fuorilegge”. E’ l’accusa mossa dai deputati leghisti Stefano Allasia, relatore di minoranza del decreto Ilva, Davide Caparini ed Emanuele Prataviera, intervenuti nella mattina di giovedì 26 febbraio a Montecitorio.
“Gli imprenditori dell’indotto, per la stragrande maggioranza concentrati al Nord, vantano crediti con Ilva per 2,9 miliardi, mentre nel decreto è previsto solo un fondo di 35 milioni di euro per le piccole e medie imprese fornitrici dell’Ilva a garanzia dei crediti futuri. Uno stanziamento irrisorio, che non risolve la questione dei crediti maturati che, seppur riconosciuti prioritari, come chiesto anche dalla Lega, finiscono nel calderone della gestione fallimentare”.
“Manca la volontà politica di garantire il diritto al pagamento per chi ha lavorato, e continua a farlo. Questo è un decreto che sarà inefficace”. Il Carroccio chiede quindi “garanzie” sulle erogazioni dei crediti e “tempi certi”, perché “uno stato che non paga è uno stato illegale, che soffoca gli investimenti e uccide il lavoro”. La Lega ha inoltre invitato tutti i “titolari di azienda che siedono in maggioranza” ad appoggiare le proprie proposte: “Loro possono capire che i pagamenti mancati di uno stato che tradisce i propri imprenditori sono una condanna a morte di imprese e lavoro”.

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