Lettere al direttore

Rodengo: rendita Zini, l’assessore ci ricasca

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    comune-rodengo-saiano-bresciaI gruppi di minoranza presenti in  consiglio comunale a Rodengo Saiano evidenziano il pressapochismo e la mancanza di chiarimenti che l’amministrazione in carica sta dimostrando ormai da tempo su vari argomenti ma più recentemente con l’assegnazione dei fondi derivanti dalla Rendita Zini.
    I fatti :  il 6 ottobre 2014 si riunisce  la commissione Rendita Zini (a cui partecipano rappresentanti di Radici e Futuro e Patto Civico) per distribuire i proventi derivanti dalla gestione di un lascito patrimoniale da destinare in “primo luogo a soddisfare i fabbisogni del curato di Rodengo ed in subordine devoluti in favore dei poveri di Rodengo”. Trattandosi di un lascito espressione di una volontà precisa, il Comune da oltre 22 anni ha sempre lasciato la più completa autonomia nei confronti delle decisioni della Commissione.
    In quella occasione, sulla base di documenti presentati dall’Assessore Albertini, la cifra da devolvere ammonta a € 12.395.  In commissione passa la decisione di versare € 11.000 al curato di Rodengo ed € 1.395 alla Caritas di Gussago. Dal verbale si evince che all’assessore non piace questa soluzione, ma aderisce alla decisione presa democraticamente.
    In data 29 dicembre la svolta : viene pubblicata una delibera di giunta che ritiene la proposta della Commissione Zini da non accogliere in quanto “non in sintonia con le finalità del lascito stesso”. Non solo viene rigettata la decisione della Commissione, ma anche le cifre del lascito cambiano drasticamente, passando da € 12.395 a €5.927 di cui solo € 2.963 destinati al parroco di Rodengo.
    Sorgono quindi alcune domande a cui l’amministrazione non ha ancora dato risposta. Vorremmo sapere, per esempio, perché viene convocata una Commissione e vengono accolte delle proposte se poi le stesse vengono completamente disattese, anzi ribaltate completamente? Le commissioni dovrebbero essere luogo di confronto, di ascolto e di esercizio democratico; a nessuno interessa partecipare a commissioni inutili.
    Chiediamo perché l’assessore Albertini ha presentato cifre che poi sono state più che dimezzate dopo ben tre mesi, dicasi tre mesi, dalla loro presentazione? Si tratta di controlli laboriosi o di vendetta postuma nei confronti di proposte subite e non accettate?
    Inoltre vorremmo capire perché paghiamo un assessore che presenzi e coordini le commissioni, se poi i tecnici del Comune smentiscono i dati che lui stesso ha presentato? Perché l’Assessore ha sbagliato nel produrre queste cifre? Che decisioni si intendono attuare nei confronti del responsabile?
    Infine perché l’Assessore Albertini non ha ritenuto necessario informare i membri della Commissione del cambiamento deciso dalla Giunta? E’ certamente mancanza di rispetto per le minoranze – a cui episodi precedenti già ci avevano abituati e che intendiamo sottolineare per l’ennesima volta – ma ci sconvolge l’atteggiamento tenuto verso il parroco di Rodengo, don Simone Telch, che è stato informato da un funzionario del comune solo in data 23 gennaio 2015 della riduzione della rendita a lui destinata da €11.000 a € 2.963.  La chiesa di Rodengo rappresenta un’istituzione importante del nostro paese: siamo indignati da questa mancanza di sollecitudine e di attenzione verso la persona del parroco di Rodengo.
    Da tutto ciò i gruppi di minoranza presenteranno nel prossimo consiglio comunale un richiesta di dimissioni dell’assessore Albertini per manifesta incapacità di esercitare il suo ruolo di amministratore nel nome di un’istituzione comunale che dovrebbe rappresentare il più alto grado di rispetto, senso civico e vicinanza ai cittadini (minoranze e parroci compresi).

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