I “paperoni” bresciani? Sono solo 6mila

(red.) La forbice fra ricchi e poveri in provincia di Brescia si allarga sempre di più.
E’ quanto emerge dall’analisi dei dati diffusi dal Ministero delle Finanze e raccolti da Elio Montanari per la Camera del Lavoro di Brescia. Sono 6mila i bresciani che nel 2012 hanno dichiarato all’Erario oltre 120mila euro di reddito, mentre 233mila sono quelli che hanno presentato una dichiarazione dei redditi inferiore ai 10mila euro annui.
In base all’analisi dei modelli Unico e 730 dei contribuenti bresciani per il 2013, emerge che il reddito medio (al lordo dell’Irpef) è pari a 20.445 euro. Un dato superiore alla media nazionale, che si attesta invece a 19.747 euro, ma inferiore a quello regionale, pari a 23.320 euro.
La fascia di reddito più rappresentata è quella che va dai 15mila ai 26mila euro lordi (35%), mentre il 96% del totale guadagna meno di 55mila euro annui. Il 27% dei bresciani guadagna meno di 10mila euro all’anno.
Fra 2009 e 2012 è cresciuto di 319 unità il numero dei “paperoni” bresciani con un reddito superiore a 120mila euro e, nel 2012, l’82,54% dei redditi invece proviene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Passando poi alla mappa provinciale dei paesi “più ricchi” ai primi posti si trovano i Comuni di Padenghe Al primo posto con reddito medio pari a 27.264 euro), Cellatica (27.095 euro), Collebeato(25.748 euro), Soiano del Lago (25.411), Brescia, Gardone Riviera, Desenzano, Iseo, Salò, Concesio.
Fanalini di coda sono invece Irma, Tremosine, Saviore, Lozio, Cevo.