Niente indennità per la giunta camerale

(red.) In un momento storico in cui gli Enti pubblici si trovano a fare i conti con le minori disponibilità finanziarie, derivanti dalle sempre più stringenti disposizioni normative sul contenimento della spesa pubblica, assume un importante significato la decisione assunta nella giornata di mercoledì 28 gennaio dalla giunta della Camera di Commercio di Brescia.
I componenti dell’organo di amministrazione dell’Ente, ufficialmente insediatisi nella loro funzione a partire dallo scorso 15 dicembre, hanno infatti deciso  di rinunciare all’indennità di carica e all’indennità di presenza loro spettanti, per la durata dell’intero mandato.
In dettaglio, la giunta rinuncia alle proprie indennità, per una somma complessiva pari a117 mila e 500 euro lordi annui, ai quali vanno aggiunti gli importi per l’indennità di presenza che ammonta, per ciascun componente, a 251 euro a seduta.
“Considerata la minor entità delle risorse finanziarie a disposizione delle Camere di Commercio, a causa della riduzione del 35% dell’importo dovuto dalle imprese per il diritto annuo di iscrizione al R.I”, ha spiegato il presidente Giuseppe Ambrosi, “si è ritenuto opportuno, in uno spirito di servizio e gratuità del mandato, di rinunciare agli importi spettanti per legge e destinarli ad iniziative a supporto dell’attività d’impresa”.
La Giunta camerale destinerà pertanto, per iniziative a sostegno delle imprese bresciane, le risorse derivanti dal risparmio generato dalla rinuncia alle proprie indennità.