Brescia messo in mora da Di Cesare

Il difensore chiede, come ha già fatto Felipe Sodinha, il pagamento degli stipendi arretrati. Manovre di avvicinamento fra Ubi e Sagramola.

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    logo_brescia_calcio_00(red.) Dopo Felipe Sodinha, anche il collega di squadra Valerio Di Cesare ha avviato la procedura per la messa in mora del Brescia calcio.
    Il difensore ha inviato una raccomandata in via Bazoli nella quale chiede il pagamento degli stipendi arretrati. Se entro 20 giorni il club provvederà al versamento, il provvedimento sarà ritirato. Passato senza risposte questo periodo, il giocatore potrà chiedere di liberarsi.
    Potrebbe trattarsi di una mossa utilizzata da Di Cesare per tentare di svincolarsi dalla squadra. Un’azione, quella del difensore biancoblù, che non sarebbe risultata gradita alla società.
    Sul fronte societario, intanto, proseguirebbero i passi di avvicinamento fra Ubi Banca e Rinaldo Sagramola. Un incontro, a cui prenderà parte anche il leader di Aib Marco Bonometti, è stato fissato per giovedì 29 gennaio.
    Martedì pomeriggio c’è stato un contatto tra Sagramola e Bonometti. Il manager di Profida Italia sta continuando il pressing sul numero uno degli industriali, con l’obbiettivo, se l’operazione dovesse andare a buon fine, di indicarlo come presidente del Brescia.

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