Poltrone e partecipate, il tesoro della Loggia

Sono decine le persone che vivono grazie alle società pubbliche del comune di Brescia. I compensi 2014 degli amministratori.

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(v.p.) Nonostante la crisi economica, la spending review e la vacche magre del periodo, il comune di Brescia resta, oggettivamente, una holding molto preziosa (comune-brescia-holding). La Loggia controlla, infatti, importanti aziende ed è azionista di realtà assai interessanti. E appetibili. Anche perché pagano consistenti compensi a dirigenti, amministratori e membri dei collegi sindacali. QuiBrescia.it, dopo i redditi dei dirigenti, è andato a verificare quanto hanno incassato nel 2014 gli uomini nominati nelle società collegate all’amministrazione comunale.

a2aA2A LA PIU’ GENEROSA. Di tutte le società controllate dal comune di Brescia, la più importante, in termini numerici, è A2A, la multiutility quotata in Borsa, nata dalla fusione tra Asm Brescia e Aem Milano. Finita la governance duale, poco funzionale e assai dispendiosa, la Loggia ha nominato cinque consiglieri di amministrazione che percepiscono 80 mila euro lordi ciascuno: Giovanni Comboni (vicepresidente del cda), Elisabetta Ceretti, Fausto Di Mezza, Antonio Bonomo e Luca Camerano. I dati sono aggiornati al 13 giugno del 2014, data in cui il consiglio è stato nominato. Salvo imprevisti, il cda resterà in carica fino a giugno 2016. Oltre ai consiglieri, il comune ha nominato anche un membro effettivo del collegio sindacale, Norberto Rosini, che, nel 2014, ha percepito 70 mila euro lordi.
Il gruppo A2A, al suo interno, è suddiviso in 16 società che, in alcuni casi, a loro volta, controllano o sono azioniste di altre aziende ancora. Una galassia davvero articolata e complessa da ricostruire.

AMMINISTRATORE UNICO PER BRESCIA INFRASTRUTTURE
. La governance di Brescia Infrastrutture è sorretta da un solo uomo, l’amministratore unico Fabio Lavini, che nel 2014 ha incassato 49 mila e 810 euro lordi. Il suo mandato scade con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2016. All’approvazione del bilancio d’esercizio del 2014, invece, scade il mandato del collegio sindacale, composto da Antonio Pogliaghi (presidente), che ha incassato 18 mila e 750 euro, Carlo Marcelli (12 mila e 500 euro) , Orietta Truffelli (12 mila e 500 euro), e dai supplenti Michele Archetti (compensi come previsto per legge) e Paolo Vollono.

Trasporti Metropolitana metrobus metrCDA IN SCADENZA PER BRESCIA MOBILITA’. All’approvazione del bilancio 2014, scade il mandato del consiglio di amministrazione di Brescia Mobilità, holding di proprietà del comune di Brescia che controlla, a sua volta, Brescia Trasporti spa, Metro Brescia srl e Omb International spa (cda-controllate-bresciamobilita). Il presidente Valerio Prignachi, nel 2014, ha ricevuto un’indennità lorda di 35 mila euro (più rimborso spese). I consiglieri Michela Carosso e Dionigi Guindani hanno, invece, ricevuto 17 mila e 500 euro lordi più i rimborsi. I membri del collegio sindacale sono in carica fino all’approvazione del bilancio 2016, e sono il presidente Antonio Passantino (per il 1° esercizio euro 22 mila e 500 lordi e omnicomprensivi), Alberto Papa (per il 1° esercizio euro 15 mila lordi e omnicomprensivi) e Carlo Valetti (compenso solo in caso di supplenza).
I DIRIGENTI DEL GRUPPO. Sul sito dell’azienda di trasporto metropolitano sono riportati anche i ruoli e i compensi dei dirigenti del gruppo. Ecco quanto hanno guadagnato nel 2014.
Il direttore generale Marco Medeghini ha un contratto a tempo indeterminato con l’azienda comunale e ha percepito un compenso lordo omnicomprensivo che si è attestato tra i 200 mila e i 240 mila euro. Si legge sul sito internet della società: “Per l’attività svolta dal direttore generale a favore delle controllate, Brescia Mobilità SpA riceve dalle società stesse i seguenti valori annuali: euro 40.000 da Brescia Trasporti SpA, euro 50.000 come direttore generale da Metro Brescia, euro 65.000 da APAM Esercizio SpA (a favore di Brescia Trasporti)”.
Se Medeghini guadagna bene, anche gli altri dirigenti non se la sono passata male nell’anno appena concluso. Mauro Rainieri, direttore d’esercizio di Metro Brescia, ha preso un compenso tra i 120 mila e i 180 mila. Nello stesso delta son compresi anche gli stipendi di Claudio Garatti (direttore d’esercizio di Brescia Trasporti) e Alessandro Menghini, il direttore operativo di Omb International.
Ci sono, poi, i dirigenti di terza fascia, da 80 a 120 mila euro all’anno di stipendio lordo: Graziano Marinoni (Parcheggi e sistemi tecnologici), Roberto Guerra (Finanza e amministrazione), Vera Sabatti (Servizi tecnici) e Paolo Valerio (Commerciale).

centrale del latte bresciaCENTRALE DEL LATTE E LA CONTROLLATA BIOLOGICA. La Centrale del Latte di Brescia spa è presieduta da Franco Dusina. Il suo mandato scade con l’approvazione del bilancio 2014, quindi nei primi mesi del 2015.
Lo scorso anno, il numero uno dell’azienda di via Lamarmora ha percepito un compenso lordo di 48 mila e 171 euro. A questa “indennità per incarichi particolari” si aggiunge anche il compenso di Biologica srl Unipersonale, interamente detenuta da Centrale, di 16 mila euro lordi. Il vice-presidente della spa è Matteo Rinaldi, 22 mila e 669 euro, che ha ricevuto la stessa cifra dei consiglieri Francesco Arenghi e Giulio Baroni. La consigliera Greta Soncina ha, invece, ricevuto 18 mila e 891 euro, ai quali però si sono aggiunti anche i 6 mila lordi di Biologica srl.
Il collegio sindacale è composto da Giampaolo Magnini, presidente, al quale è stato riconosciuto un compenso di 23 mila e 36 euro. I restanti due sindaci ordinari, Caterina Dusi e Marco Orazi, hanno incassato 15 mila e 357 euro.
I DIRIGENTI SONO TRE. Secondo il sito della Centrale i dirigenti sono tre. Non sono indicati nè i compensi nè il tipo di contratto di riferimento, anche se è ipotizzabile un trattamento simile ai pari grado di Brescia Mobilità. Il direttore generale è Andrea Bartolozzi, Paolo Bonometti è il direttore tecnico e Giancarlo Ghidini è il direttore delle vendite unificate.

San Filippo centro sportivoCINQUE CONSIGLIERI PER LA SAN FILIPPO. Nella società comunale San Filippo spa, il presidente del consiglio di amministrazione Giorgio Lamberti è stato nominato lo scorso 7 aprile 2014. La sua indennità annuale è di 16 mila euro. Quella di Franco Gramano è di 11 mila euro. I consiglieri Nora Antonini, Elisabetta Begni e Claudio Reboni hanno diritto a 9 mila euro lordi di indennità che, però, hanno l’obbligo di riversare nelle casse dell’amministrazione comunale. Il collegio sindacale, Antonio Sesto (presidente), Francesco Vollono ed Elisabetta Migliorati, hanno diritto alla tariffa media dei dottori commercialisti diminuita del 10%.

BRESCIA MERCATI CHIUDE LE CONTROLLATE. L’ultima società controllata dal comune è il Consorzio Brescia Mercati spa. Il presidente è Giovanni Pagnoni, che ha diritto a un’indennità lorda di 20 mila euro. La Loggia ha nominato anche il consigliere di amministrazione Giovanni Alberti, che ha percepito un compenso di 7 mila e 500 euro. Il presidente del collegio sindacale è Barbara Morandi (8 mila 500 euro lordi), mentre il sindaco Bruno Fabio Mennucci ha percepito 5 mila 750 euro.

UNA GALASSIA DI PARTECIPATE. Il comune di Brescia, oltre alle controllate, partecipa al capitale di altre 14 società. In alcune di queste ha diritto a esprimere un nome da inserire nel cda. E’ il caso di Autostrade Centropadane spa, dove è stato nominato Bruno Bedussi. In questo caso l’assemblea del 23/5/14 ha stabilito un compenso annuo per intero cda di 250 mila euro, l’abolizione del gettone di presenza e un rimborso spese chilometrico di 0,70 euro, oltre a rimborso spese se adeguatamente documentate.
In Farcom spa, invece, Palazzo Loggia ha nominato il presidente Rocco Vergani, che ha incassato un’indennità di 25 mila euro lordi. Oltre al presidente al comune è spettata la scelta del presidente del collegio sindacale, Dario Brambilla, che ha diritto a un rimborso spese e ad un compenso calcolato sulla base di tariffa professionale, e Alessandro Quilleri, sindaco effettivo, che ha diritto allo stesso trattamento.
Nel cda di Immobiliare Fiera di Brescia spa, poi, è stato inserito Luigi Moretti, che ha percepito 4 mila euro di indennità più il gettone di presenza. L’importo del gettone di presenza spettante ai singoli consiglieri, si legge sul sito del comune, è calcolato in base al numero delle presenze effettive realizzate da ciascun consigliere, suddividendo l’importo complessivo annuo di 10 mila euro.

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