Trenord, «contratto senza confronto»

Nonostante l’obbligo di legge, la Regione non ha coinvolto le associazioni dei consumatori per la nuova stipula. Diffida all’assessore ai Trasporti.

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trenord convoglio(red.) Fra meno di dieci giorni scadrà il contratto stipulato dalla Regione Lombardia e da Trenord srl. Il trasporto su rotaia non si fermerà perché a inizio di quest’anno una delibera (la n. 1263 del 24.01.2014) ha aggiudicato direttamente il servizio alla stessa società anche per il periodo 2015 – 2020.  Dal 1° gennaio quindi il contratto verrà automaticamente rinnovato per altri cinque anni.
Questa metodologia vede un grosso difetto per le Associazioni dei consumatori, tra le quali Codici, che non sono state consultate per il rinnovo. «Ciò-viene sottolineato in una nota- in totale violazione dell’obbligo stabilito dalla legge nazionale 244 del 2007 (art. 2 comma 461) e dalla norma regionale 6 del 2012 (“Disciplina del settore dei trasporti” art. 18 comma 2 lettera e). In particolare la legge 244 impone, tra le tante cose, l’obbligo di consultare, prima della stipula del nuovo contratto, le associazioni di consumatori ed utenti».
«Oggi (lunedì, ndr.)bmanderemo un atto di diffida all’indirizzo dell’assessore delle Infrastrutture e della Mobilità regionale, Alessandro Sorte – comunicano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici e Davide Zanon, Segretario Codici Lombardia – nel quale rimarchiamo l’obbligo imposto dalla legge di coinvolgere le associazioni come la nostra. La società Trenord, come sanno bene i pendolari, non brilla per l’eccezionalità del servizio. Una discussione del contratto insieme a chi tutela i consumatori è quindi necessaria».
Nel frattempo, Codici ha attivato già da una settimana una mail a cui gli utenti del trasporto regionale potranno mandare i proprio suggerimenti per migliorare il servizio. Tutte le indicazioni dei passeggeri infatti saranno utili all’Associazione per discutere il contratto.

 

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