Regione, fondo per le vittime dei reati di criminalità

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    pietro raccagni(red.) “Un atto doveroso di giustizia istituzionale volto a sostenere tutte le persone colpite in modo irreparabile dalla criminalità, che si trovano improvvisamente a dovere sostenere, soprattutto nelle imprese a conduzione famigliare, il vuoto lasciato dalla perdita di un proprio caro”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, Assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, a margine della sessione di bilancio odierna del Consiglio Regionale durante la quale è stata approvata definitivamente la proposta a firma Nuovo Centro Destra che prevede l’introduzione di un fondo di 100.000 euro per l’assistenza e l’aiuto alle vittime dei reati della criminalità.
    In particolare il dispositivo aggiunge un nuovo articolo alle legge già in vigore dal 2011 in materia di prevenzione e contrasto alla criminalità e stabilisce l’impegno di Regione Lombardia a favorire “interventi rivolti ai familiari degli esercenti un’attività commerciale, imprenditoriale, artigianale o comunque economica vittime della criminalità mediante assistenza legale e contributi utili ad affrontare le emergenze economiche causate del decesso” di un proprio congiunto. In una nota Parolini ha inoltre sottolineato che “la drammatica vicenda che hanno vissuto e che stanno ancora vivendo i familiari di Pietro Raccagni, il macellaio 53enne ferito durante una rapina nella sua casa di Pontoglio, in provincia di Brescia, e morto dopo undici giorni di agonia in ospedale, è solo l’ultimo di una serie di tragici eventi che chiede alle istituzioni di dare risposte concrete”.
    “Nessuno deve sentirsi abbandonato. Abbiamo introdotto questa misura per permettere a chi ha subito lutti per mano della criminalità di rialzare la testa e – ha concluso l’Assessore – di trovare un sopporto per potere almeno continuare con dignità la propria attività professionale”.

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