Lettere al direttore

“Province, noi alla legge Delrio ci crediamo”

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    michele orlandoIl 12 ottobre scorso, con le elezioni per la scelta del Presidente e per il rinnovo del Consiglio, si è completato il percorso di riforma delle province avviato con l’approvazione della cosiddetta Legge Delrio.
    L’abbiamo sostenuto da subito: la nuova legge porta in sé una sfida per i nuovi amministratori provinciali e per i sindaci dei 206 comuni bresciani, una sfida che richiede un cambio di mentalità e di approccio da parte di tutti perché il nuovo ente, da luogo di confronto politico in senso tradizionale, è stato trasformato in un ente di secondo livello nel quale i sindaci avranno un ruolo preponderante per gestire le varie istanze, i problemi, ma anche le opportunità che emergeranno dai nostri territori, una sorta di consorzio, dunque, dei comuni a servizio dei comuni.
    Sono state abolite le indennità per gli amministratori (ottenendo importanti risparmi e dando un segnale di sobrietà più che mai attuale di questi tempi), sono state individuate, nella stessa Legge Delrio, alcune funzioni che sono rimaste in capo alle province (le principali sono quelle relative al territorio e all’ambiente e poi ancora alla viabilità e all’edilizia scolastica), è aperto un confronto con la Regione Lombardia per verificare quali delle oltre cento deleghe che oggi fanno capo alla nostra Provincia rimarranno e quali invece torneranno nella piena titolarità della Regione.
    La nostra Provincia, guidata con autorevolezza da Pier Luigi Mottinelli, ha cominciato ad affrontare con determinazione alcune priorità: dall’avvio della fase costituente con l’elaborazione del nuovo Statuto, fino ai nodi del tracciato della TAV e del futuro dell’Aeroporto di Montichiari.
    La questione centrale è che tutte le istituzioni, a tutti i livelli, devono adesso dimostrare di credere in quello che è stato scritto nella legge di riforma. Da qui un duplice appello: alla Regione Lombardia, perché riconosca il ruolo e la specificità degli enti di area vasta presenti sul territorio regionale, abbandoni le tentazioni centralistiche che ne caratterizzano l’azione da 20 anni ormai a questa parte e raggiunga un accordo con i presidenti delle province lombarde per concedere loro le deleghe necessarie per garantire, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, servizi efficienti e risposte certe alle esigenze dei sindaci e della comunità; al Governo nazionale, affinché a partire dalla Legge di stabilità in fase di approvazione preveda le giuste risorse che consentano ai nuovi enti di funzionare e di dimostrarsi all’altezza delle aspettative dei cittadini e una definizione della delicata partita relativa al personale.
    Noi, nella Legge Delrio crediamo; il PD bresciano ci crede. Tanto è vero che non più tardi di un paio di settimane fa, assieme al presidente della Direzione Riccardo Frati, abbiamo convocato tutti i responsabili dei Dipartimenti provinciali del PD che si occupano di tematiche che sono anche di competenza della nuova Provincia per avviare un’elaborazione programmatica che, all’inizio del prossimo anno, possa diventare un nostro contributo concreto al lavoro di Pier Luigi Mottinelli e dei consiglieri provinciali che lo stanno affiancando. Sappiamo che il momento è difficile e che le risorse scarseggiano, ma se non vogliamo che il progetto insito nella riforma Delrio fallisca e se crediamo invece che le nuove province debbano diventare davvero un ente a supporto dei comuni è necessario che tutti, a tutti i livelli, facciano la propria parte. Noi, convintamente, la stiamo facendo; ora tocca a tutti gli altri.

    Michele Orlando               Segretario provinciale Pd Brescia

     

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