Ubi Banca, esodo anticipato per 500

Siglato accordo tra il gruppo e i sindacati. L'istituto di credito prevede di risparmiare almeno 50 milioni di euro lordi.

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Ubi banca edited(red.) Novità importanti per i dipendenti del gruppo Ubi Banca, nato dalla fusione tra la bresciana Banca Lombarda e la bergamasca Bpu. Come spiega una nota dell’istituto di credito, è stato siglato un accordo tra direzione e sindacati, nell’ambito della riduzione della rete distributiva.
L’accordo, spiega un comunicato, prevede, oltre ad un piano di esodo anticipato per almeno 500 unità nei primi mesi del 2015, mediante accesso su base volontaria al trattamento pensionistico o al Fondo nazionale di sostegno al reddito, anche un contenimento degli oneri derivante dai criteri di fruizione dei congedi e dal ricorso a forme di flessibilità – tra cui le modalità innovative di concessione del part time già applicate nel Gruppo e la sperimentazione di telelavoro e smart working – e di sospensione dell’orario di lavoro.
Al fine di supportare il ricambio generazionale e sostenere le politiche in tema di occupazione giovanile, il Gruppo procederà, nel corso del biennio 2015-2016, all’inserimento di 150 nuove risorse, in relazione alle adesioni al piano di esodo anticipato, e alla stabilizzazione di 130 rapporti di lavoro temporaneo già in essere nel Gruppo, tenendo anche conto dei termini dei contratti in essere. Il complesso degli interventi presenta caratteri di sostenibilità sociale e consente un risparmio a regime di circa 50 milioni di euro lordi annui, in buona parte conseguibile già dal 2015, che contribuirà a contenere il costo del personale. Gli oneri una tantum relativi agli esodi di cui sopra, da contabilizzarsi interamente nel quarto trimestre dell’esercizio in corso, sono stimati in circa 110 milioni di euro lordi.

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