Seniga, allevamento abusivo di pappagalli

Lo hanno scoperto gli agenti della Forestale di Brescia sul restro di un'abitazione privata. Il proprietario rischia il carcere e una multa salata.

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pappagalli(red.) Pappagalli ara, amazzoni, conuri e parrocchetti di varie specie, nonché canarini diamantini e tortore. Questo il piccolo “zoo” domestico rinvenuto nel retro di un’abitazione privata a Seniga (Brescia) dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale in collaborazione con il Comando Stazione Forestale di Brescia.
Nel corso della perquisizione, disposta dalla Procura della Repubblica di Brescia, sono state individuate numerose voliere e gabbie che, secondo il Corpo Forestale dello Stato, si sarebbero presentate in uno stato fatiscente. Al loro interno circa 450 tra pappagalli, uccelli esotici e fringillidi. Alcuni di essi sarebbero stati allevati in una situazione che gli inquirenti hanno definito di «degrado e di sporcizia», all’interno di ricoveri poco illuminati con mangiatoie poco rifornite e abbeveratoi che si sarebbero presentati pregni di alghe e muffe naturali.
Parte degli animali, secondo i rileivi dei forestali, sarebbero inoltre stati detenuti in assenza della documentazione necessaria, mentre altri esemplari presentavanos egni di distrurbi nervosi causati dalla detenzione (autodeplumazione).
I volatili sono statis equetsrati, mentre il proprietario degli uccelli è stato denunciato all’autorità giudiziaria con le accuse di maltrattamento di animali, detenzione incompatibile e reati specifici per la normativa per la tutela del Commercio della fauna e della flora a rischio di estinzione (normativa CITES).Rischia la reclusione da 3 a 18 mesi e multe sino a 30000 euro.

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