Tav Brescia-Verona, «abusi ai privati»

Interrogazione del M5S al ministero per chiedere di «rivedere il progetto dell'Alta Velocità e tutelare i diritti dei cittadini ed il territorio».

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tav-3(red.) Con un’interrogazione alla Camera dei Deputati, a prima firma Dino Alberti (con Tatiana Basilio, Claudio Cominardi e GiorgioSorial), il Movimento 5 Stelle ha chiamato in causa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare chiarezza su quanto sta accadendo nel territorio bresciano a seguito dell’approvazione del progetto della TAV Brescia­-Verona, anche dopo «gli incresciosi episodi che hanno coinvolto direttamente alcuni cittadini bresciani».
In particolare si fa riferimento a quanto accaduto il 15 novembre scorso, quando «alcuni funzionari e tecnici di Cepav Due, si sono presentati all’ingresso di una proprietà di Calcinatello (frazione di Calcinato – Bs) accompagnati da un Caterpillar e una trivella intenzionati ad effettuare scavi sul terreno, senza alcuna autorizzazione», scrivono i pentastellati.
«Questo progetto vuole togliere terreni ai cittadini e devastare un territorio pregiato come la campagna Bresciana e non solo; chi si dovrebbe occupare della realizzazione della Linea Ferroviaria ancora in progetto (Cepav Due), abusa della sua posizione ed invade le proprietà delle persone, la loro quotidianità, toccandoli nelle cose a loro più care; è inaccettabile» si legge nel testo del M5S.
«Il progetto definitivo è ancora in corso di valutazione e molte modifiche potranno ancora essere apportate, anche da parte dei cittadini interessati. Per questo abbiamo chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, di rivedere il progetto al fine di tutelare il territorio, anche riqualificando le linee ferroviarie esistenti» continua il documento. «Non capiamo come i sindaci dei comuni interessati abbiano potuto esprimersi favorevolmente al TAV e come possano aver latitato quando è stato necessario difendere il nostro territorio».

 

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