«Craxi jr. a Brescia? Il Psi non ci sarà»

La mancata presenza del partito, commissariato a Brescia, ha spiegato Maria Cipriano, segretario uscente, è «un modo per onorare Bettino Craxi».

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    Maria Cipriano rieletta segretario provinciale del Psi di Brescia(red.) «Una Federazione, quella bresciana del PSI, commissariata senza una precisa ragione e un Segretario, quello regionale, su cui pende un ricorso legato alla legittimità della sua elezione. E in questo quadro si muovono quanti, nel nome di un partito che non hanno esitato ad affondare, di fatto sono pronti ad occupare uno spazio lasciato libero da tanti compagni rei di aver espresso la loro opinione, atteggiamento oggi molto pericoloso in politica».
    Con queste parole dure e al tempo stesso cariche di amarezza si è espressa Maria Cipriano, Segretaria uscente della Federazione Bresciana, contattata dopo aver appreso che Bobo Craxi sarà presente in città per presentare il volume dedicato a suo padre ospite di un circolo che non è espressione diretta del partito.
    «Non abbiamo mai nascosto le nostre difficoltà, ma abbiamo sempre dato alla città e alla provincia quello che abbiamo potuto», ha aggiunto Cipriano che ha risposto al commissariamento con le sue personali dimissioni dal partito e che fino all’ultimo ha difeso l’autonomia del proprio direttivo provinciale. Tra questi, così come tra gli iscritti che ora si muoveranno in ordine sparso, vi è la posizione espressa da Paola Cividati, già assessore a Manerbio, che al Segretario nazionale Riccardo Nencini ha inviato una lettera, sottoscritta con altri esponenti del PSI provinciale, perché,  come sottolinea la stessa,«in politica la correttezza passa attraverso l’esplicitazione del pensiero e la presa di posizione, azioni che non possono essere confuse con iniziative culturali al di là di ogni merito».
    «Forse allo stato dei fatti- ha chiosato Cipriano- Bettino Craxi avrebbe apprezzato più un attivo di un salotto».
    Una realtà,  quella della componente socialista che grava sulle tante difficoltà di una sinistra sempre più in crisi tanto nei contenuti quanto nel metodo.

     

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