Pedrini sul palco canta la sua «terza vita»

Il rocker bresciano ha fatto il tutto esaurito al Basement di Milano mercoledì sera dove si è esibito dopo il delicato intervento al cuore.

omar pedrini concerto milano 2(red.) Lo “zio rock” Omar Pedrini è tornato. E sul palco vuole restarci, a lungo. Del resto, come ha scritto lui stesso sulla sua pagina Facebook, al termine del concerto al Basement di Milano mercoledì sera (tutto esaurito), si è trattato del «battesimo della mia terza vita».
Il cantautore bresciano, ex Timoria, ha voluto ringraziare pubblicamente «Rolling Stone Italia e Police per aver festeggiato il primo giorno rock della mia terza vita», aggiungendo che si tratta di una vita in cui «prendo tutto con serenità e mi godo ogni momento, a partire dall’accompagnare all’asilo la mia bambina, perché quando sei di fronte alla morte non ti manca il successo, ma speri solo di poter tornare a vedere i tuoi figli».
Come aveva annunciato alla vigilia dello showcase acustico, Pedrini ha suonato e cantato solo alcuni brani, per evitare il rischio di un affaticamente del suo cuore «ballerino»
, intanto che si sta sottoponendo ancora a controlli e visite fra Brescia, Padova e Bologna, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico solo una quarantina di giorni fa, dopo un malore che lo aveva colto al termine di un concerto a Roma.
Con Omar, sul palco, Beppe Facchetti al cajon, Larry Mancini al basso e il polistrumentista Carlo Poddighe.
A curare i suoni, come sempre, Marco Franzoni, che ha collaborato in modo sostanzioso al successo dell’ultimo cd di Pedrini «Che ci vado a fare a Londra?-Storie dal pianeta blu».
Omar ha anche fatto sapere che il live avrà, se così si può dire, la funzione di un test. Se la voce e il fisico dovessero reggere, il cantautore potrebbe pensare di recuperare le date saltate a Vicenza e Fontanelice.

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