Lega: “Operazione verità sui Consigli”

"L'integrazione non si fa regalando il voto agli immigrati". Così Gallizioli critica i risultati delle candidature ai consigli da parte degli stranieri.

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tacconi gallizioli(red.) “L’integrazione non si fa regalando il voto agli stranieri, anche perché non è affatto vero che loro siano così interessati a votare per i consigli di quartiere. L’integrazione passa attraverso la cittadinanza, come ad esempio è avvenuto a Chiesanuova dove due cittadini non nati in Italia, ma residenti a Brescia da 15 anni e con regolare cittadinanza, si sono candidati”.
Il capogruppo della Lega Nord in Loggia Nicola Gallizioli ha sintetizzato così il giudizio sui risultati delle candidature presentate per i consigli di quartiere. Solo 9 cittadini stranieri (1 del Pakistan, 1 dell’Ucraina, 1 dell’Albania, 3 del Bangladesh, 1 dello Sry Lanka, 1 dell’Ecuador e 1 dell’Argentina) hanno partecipato alle candidature. “Le comunità straniere non sono state interpellate e quindi non hanno partecipato, questa non è integrazione” dice ancora Gallizioli.
Anche sul voto, attivo e passivo, ai minorenni, la posizione della Lega non è cambiata, anzi si è rafforzata dopo i risultati che hanno mostrato come solo 3 ragazzi di 17 e 3 di 18 anni si sono candidati per far parte dei consigli di quartiere. “Sembrava una grande apertura alla città, sembrava che tutti i ragazzi fossero interessati a partecipare alla vita politica invece è stato l’ennesimo buco nell’acqua. È stata una forzatura della giunta Del Bono, per questo noi chiediamo che fra quattro anni le prossime elezioni siano affrontate in modo tradizionale: voto solo ai cittadini italiani residenti e maggiorenni” conclude il capogruppo.
Massimo Tacconi conferma: “Si potevano fare commissioni apposite in ogni quartiere in cui far partecipare gli stranieri e riportare le loro istanze all’interno dei consigli. Francesca Parmigiani, presidente di commissione, ha fatto di tutto per portare gli immigrati al voto ma nessuno di loro è stato interpellato nella realtà”. Il giudizio della Lega è duro anche sul futuro dei consigli di quartiere: “E’ una pianta che sta nascendo ma che pian piano appassirà perché sono stati svuotati di ruolo e di strumenti. Noi avevamo proposto che alcune specifiche deleghe fossero trasferite ai consigli, ma la giunta non ha voluto e ora così non servono a nulla” conclude Gallizioli.

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