Sblocca Italia lascia in panne Brebemi?

Primo via libera della Camera al decreto che prevede l'abolizione del bonus fiscale per le concessioni autostradali. Sfumeranno così 429 mln di euro?.

(red.) Lo Sblocca Italia lpotrebbe lasciare in panne la Bre.Be.Mi.,l’autostrada A35, anche denominata Direttissima Brescia-Milano.
La Camera, nella giornata di giovedì, ha infatti dato il prima via libera al decreto che, tra gli altri provvedimenti, prevede l’abolizione del bonus fiscale per le concessioni autostradali.
Tradotto: se anche Palazzo Madama darà il suo “sì”, per la A35 sfumeranno i preventivati 429 milioni di euro che le sarebbero spettati come defiscalizzazione per gli oneri di realizzazione.
Nonostante il (concreto) rischio, il presidente della società, il bresciano Francesco Bettoni, si è detto «fiducioso» su novità in arrivo per la A35.
Sarà, ma intanto, come aveva già preannunciato Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia, in questi giorni il ministero dell’Economia ha dato «parere negativo  sull’allargamento delle defiscalizzazioni alle autostrade in concessione già in esercizio, perché “si tradurrebbe in perdita di gettito con effetti negativi per la finanza pubblica”, si legge nel parere della Ragioneria». «Ora che é aperta- ha spiegato l’esponente ambientalista- la Bre.Be.Mi. non è defiscalizzabile perché si aprirebbe un precedente ingestibile. E perché non erano questi gli accordi con lo Stato e la Regione Lombardia che hanno rilasciato la concessione ventennale. L’opera si doveva ripagare da sola con i pedaggi senza aiuti pubblici».
Bettoni comunque ha puntualizzato che Bre.Be.Mi. «non ha alcuna intenzione di rimettere la concessione per la gestione della nuova autostrada Brescia-Milano» sostenendo che «esistono strumenti alternativi per risolvere un problema».
Meglio così, diciamo noi, perchè la A35 rischia davvero di restare una cattedrale nel deserto per lo scarso traffico, come dimostrato anche dalla partita di pallone giocata sulle corsie dell’autostrada in un video girato da alcuni ragazzi di un centro sociale brergamasco.

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