TreNord, Legambiente e Orsa ancora all’attacco

I due organismi attaccano nuovamente l'azienda già al centro di polemiche per i continui ritardi e le condizioni in cui viaggiano i passeggeri.

(red.) TreNord resta nel mirino di sindacati e associazioni. Oggi sia Dario Balotta di Legambiente che il sindacato dell’Orsa tornano sulla questione. Il primo denuncia: “La soppressione del servizio di trasporto su gomma sulla tratta Pisogne-Iseo del centro lago negli orari scolastici e’ stata la causa dei pesanti disagi agli studenti per un mese e mezzo. Trenord non ha previsto il prevedibilissimo passaggio di passeggeri dai pullman soppressi sui suoi treni e non ha potenziato la composizione dei convogli interessati con una carrozza in più. Questa vicenda dimostra la grave carenza di materiale rotabile di Trenord e le pessime capacità operative.
Non solo ma sorprende che con la società di autobus che gestiva i servizi fino allo scorso anno, le FNMA, dello stesso gruppo di Trenord i due operatori non si siano coordinati per evitare pesanti disagi agli studenti. Nonostante la spesa tra il 2009 il 2011ben 33 milioni di euro per l’acquisto di 10 nuovi treni di zecca (2 polacchi della Pesa e 8 svizzeri della Stadler) le condizioni di trasporto della linea sono peggiorate. La Brescia Iseo Edolo e’ rimasta il fanalino di coda di tutte le linee lombarde per numero di passeggeri e le proteste di questi giorni dei pendolari e degli studenti lo dimostrano”.
Anche Adriano Coscia, segretario regionale dell’Orsa,non è meno critico. “La situazione del Trasporto Pubblico Ferroviario della Lombardia è evidente a tutti: agli utenti, ai pendolari e -in particolare- ai dipendenti di Trenord. La puntualità che aveva raggiunto l’indice ottimale del 95%  è peggiorata di mese in mese fino a raggiungere l’attuale 65%” scrive al presidente Maroni. “Oggi nell’ambiente aziendale e nei lavoratori è sempre più profonda la sensazione che in Trenord siano presenti due realtà caratterizzate da duali interessi che spesso divergono tra loro; ulteriore condizione che porta inevitabilmente al peggioramento del servizio offerto. (…) A questo si è aggiunta una conflittualità senza precedenti: ai tredici scioperi proclamati dall’Or.S.A. Lombardia si sono aggiunti quelli nazionali. Se escludiamo dunque i periodi di franchigia Trenord è stata interessata con cadenza mensile da astensioni dal lavoro che hanno sempre riscontrato un’altissima partecipazione. (…)
Ancora oggi, a distanza di tre mesi, siamo in attesa di una convocazione aziendale per avviare le procedure per il rinnovo delle RSU; inoltre Trenord non ha mai ottemperato all’accordo del 5 maggio u.s. sottoscritto presso la Prefettura. Dopo una serie di incontri inconcludenti, nel mese di luglio, la disponibilità al confronto con OR.S.A. è stata completamente ritirata. (…) Comunichiamo che nei prossimi giorni sarà rinnovata alla Prefettura di Milano la  richiesta di espletamento delle Procedure previste dalla Legge 146/90. Appare evidente che in assenza di tangibili riscontri saremo costretti a riprendere la vertenza con azioni di conflittualità”.

 

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