«Ctb e Grande, Regione faccia la sua parte»

La vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti si sta muovendo per evitare che i tagli annunciati penalizzino le due realtà culturali.

(red.) Il Ctb e il Teatro Grande di Brescia sono tradizioni importantissime per la nostra città e vanno assolutamente tutelate. Ne è convinta la vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti che in questi giorni si sta muovendo per evitare che i tagli ai finanziamenti annunciati dalla Regione Lombardia calino come una scure sulle due realtà culturali bresciane.
«Ho telefonato all’assessore Cristina Cappellini perché è inconcepibile che la Regione non onori i propri impegni con Ctb e Teatro Grande. Non dimentico che soltanto pochi mesi fa l’assessore alla Cultura del Pirellone è venuta a Brescia per schierarsi a fianco dello Stabile contro la razionalizzazione dei finanziamenti voluta dalla Loggia.» ha spiegato la numero due in Loggia.
«Noi abbiamo limato alcuni sprechi, abbiamo trovato una nuova sede al Ctb al posto di quella costosa che aveva in affitto, ma siamo rimasti il primo finanziatore, garantendone la preziosa attività culturale. Oggi l’assessore si dice costretta a chiudere i rubinetti, incolpando i tagli imposti dal Governo, la realtà è però molto diversa».
Secondo Castelletti, il modo per trovare i soldi per la cultura e quindi anche per le due realtà bresciane c’è: «La Giunta del Pirellone ha previsto uno stanziamento di 30 milioni di euro, due nel 2014 e ventotto nel 2015, per un referendum consultivo popolare per la trasformazione della Lombardia a Regione a statuto speciale. Il referendum, che tra l’altro non avrebbe effetti giuridici, è totalmente inutile. La questione si può affrontare aprendo un dibattito politico, senza sperperare i soldi dei contribuenti».
La vicesindaco si appella anche all’assessore regionale leghista Simona Bordonali, essendo il suo partito il principale sostenitore del referendum, per chiedere un’inversione di rotta: «Quei soldi possono essere usati molto meglio, penso alla cultura, ma anche alla sanità. Basterebbero per finanziare lo Stabile e il Grande e potrebbero essere un’ottima base da cui partire per mettere in campo numerose e interessanti iniziative di rilancio della nostra regione anche in vista di Expo».
Castelletti non è intenzionata a demordere e si dice pronta a tutto pur di garantire la vita dei due teatri bresciani: «Ctb e Teatro Grande sono molto preziosi per la nostra città, il loro lavoro va tutelato e la Regione deve fare la sua parte. Mi auguro che prevalga il buonsenso, i tagli del governo non possono essere usati come scusa. I soldi ci sono, bisogna solo scegliere come usarli al meglio».

 

 

 

 

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