Il S. Anna dovrà pagare gli oneri al Comune

Lo ha deciso il Tar: la clinica non è un ente istituzionalmente competente e quindi non può essere esonerata dal pagamento di 1,4 milioni di euro.

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(red.) Si tratta di una clinica privata che quindi non può godere dell’esenzione del contributo del costo di costruzione dovuto al Comune di Brescia per la realizzazione o l’ampliamento della propria struttura. Così ha deciso il Tar di Brescia sul ricorso fra la Clinica Sant’Anna e il Comune circa gli oneri di urbanizzazione che l’ospedale, a questo punto, dovrà versare alla Loggia per l’ampliamento in corso del nosocomio.
Si tratta di oneri per 1,4 milioni di euro e il permesso di costruire rilasciato ad aprile 2014 era condizionato proprio al pagamento di questa cifra. La sentenza si basa sul principio che sì, l’ampliamento di un ospedale sia opera di pubblico interesse, ma la clinica non è “ente istituzionalmente competente”. La società proprietaria è a tutti gli effetti privata e a scopi di lucro la quale potrebbe decidere, in ogni momento, di dismettere l’attività o cederla anche se di pubblico interesse, per questo motivo non le si può applicare l’esenzione richiesta.

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