Decoro urbano, “più attenzione al centro”

Lo chiede l'associazione BresciIn: "Inutile restaurare i beni architettonici se poi non si curano tende e insegne".

(red.) Un piano per il decoro urbano del centro storico di Brescia. Lo chiede a gran voce BresciaIn. Secondo l’associazione guidata da Marco Stellini, il centro storico di Brescia non invita, nonostante le meraviglie artistiche e monumentali, al passeggio e al passaggio; “risulta un insieme “arlecchino” sia di colori che di materiali. Almeno il 40% delle tende è abusivo, di queste il 20% improponibile per il decoro. Seguono insegne, targhe, vetrine, porte di abitazioni. Persino vecchi portali di pietra pitturate in colori vivaci: da anni viene tollerato tutto questo”.
Secondo BresciaIn, però, si è giunti addirittura all’assurdo. “Se una persona corretta chiede  l’autorizzazione per una tenda, una vetrina, un’insegna si trova”punito”, e deve sottostare a una serie di regole con commissioni che dopo mesi di attesa valutano la richiesta e spesso la respingono: se l’interevento viene fatto abusivamente, si realizza come si vuole e, se si “viene beccati”  la situazione viene sanata con una piccola sanzione inferiore del costo della realizzazione in “regola”. Inutile cercare di attirare turisti con la ristutturazione di importanti monumenti”.
“Bisogna cambiare aria”, ironizza l’associazione, utilizzando uno slogan elettorale del sindaco Del Bono. “E’ proprio al primo cittadino che ci appelliamo per approvare ed applicare in tempi brevi un piano del decoro urbano per far ripartire il centro storico e “cambiare aria”. Nel frattempo alcuni cittadini hanno cominciato a pubblicare fotografie del degrado in un nuovo gruppo su Facebook che BresciaIN ha nelle settimane scorse attivato :  “Brescia che NON vorrei”, gruppo nel quale spesso interreagisce proprio il primo cittadino di Brescia e aperto al contributo di tutti.

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