Cobra-Zampedri, in 12 davanti al Gip

Per il crac della concessionaria bresciana e delle società ad essa collegatw è fissata l'udienza preliminare l'11 novembre a Brescia.

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(red.) Distrazione patrimoniale per 7 milioni di euro, truffa alle banche per 3,8 milioni, falso in bilancio da 4,3 milioni, operazioni contabili “sospette” per 5 milioni, evasione fiscale per 1,5 milioni.
Sono i numeri contestati dalla Guardia di Finanza relativamente all’indagine del settembre 2013 e denominata  «Toxic Cars sul caso Cobra-Zampedri, le due storiche concessionarie bresciane e le società ad esse collegate, finite sotto la lente della procura con diverse perquisizioni che avevano portato al sequestro di 2,4 milioni di euro complessivi, tra beni immobili e mobili, e di 59 automobili. 
Diversi clienti avevano lamentato la mancata consegna delle automobili, nonostante il pagamento di caparre o, anche, dell’intera cifra.
Sono 12 gli imputati, a vario titolo, che compariranno in aula l’11 novembre per l’udienza preliminare: le contestazioni vanno dai reati fallimentari e tributari alla truffa.
Nel corso delle indagini erano stati arrestati Emanuele Masetti Zannini, 45enne amministratore delegato di Zampedri Commerciale, Cobra Amc e Cobra srl ed il padre Francesco Masetti Zannini, presidente delle stesse società, per il quale, a motivo dell’età, 72 anni, erano stati disposti i domiciliari.

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