Boyhood, un film lungo 12 anni

Nelle sale la pellicola di Richard Linklater, girata nell'arco di 12 anni con gli stessi attori e anche Il sale della Terra, ultimo lavoro di Wim Wenders.

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di Fausto Massi

Eccoci tornati alla nostra rassegna settimanale sui film in uscita a Brescia e provincia. Questa settimana cominciamo con Boyhood, un’opera cinematografica innovativa. Girato nell’arco di dodici anni, dal 2002 al 2013, per brevi periodi (39 giorni in totale), con gli stessi attori per raccontare la vita di una famiglia normale. Richard Linklater, già alla regia della trilogia di “Prima dell’alba”, “Prima del tramonto” e “Before Midnight”, ogni anno ha girato con lo stesso cast nuove scene per catturare “in tempo reale” l’evoluzione, il cambiamento di ognuno dei suoi personaggi. Protagonista della narrazione Mason, interpretato da Ellar Coltrane, nel suo evolversi dall’infanzia all’età adulta.
Buoni a nulla è una commedia di Gianni De Gregorio, già autore di Pranzo di Ferragosto); Gianni tra poco andrà in pensione. Nell’attesa, passeggia o legge il giornale in ufficio. Ma poi qualcosa accade e Gianni viene convocato dal direttore e che scopre all’improvviso di dover lavorare altri tre anni e di doversi trasferire in un ufficio decentrato. La sua vita intanto va a rotoli, tra attacchi di panico, ansie, mancamenti, un’ex moglie assillante, una figlia che cerca casa ma in fondo vuole la sua. In suo aiuto arrivano Raffaele, dentista, compagno della moglie e all’occorrenza precettore spirituale, e Marco, collega disciplinato, accogliente e disponibile col prossimo, sempre troppo ingrato con lui. I consigli di Raffaele aiutano Gianni a liberarsi dalle tribolazioni accumulate e ad affrancare Marco dalle proprie insicurezze.
Passiamo ora ad un film d’azione fantascientifico, i Guardiani della Galassia (anche in verisone 3D): nessuna carriera sfolgorante alle spalle come quelle degli Avengers, nessun pianeta di appartenenza da proteggere con la vita, nessun superproblema (o forse troppi), nessuna famiglia, nessun legame. Questo il curriculum di partenza dei singoli Guardiani della Galassia, ma metteteli insieme per caso e tutto cambia. Il giorno in cui sua madre muore, il piccolo Peter Quill viene misteriosamente risucchiato nello spazio. Yondu, un umanoide dalla pelle blu, non lo consegna a chi di dovere e lo alleva insieme alla sua squadra di fuorilegge; la storia proseguirà ventisei anni dopo
Segnaliamo l’anteprima de Il sale della Terra, ultimo lavoro di Wim Wenders, che verrà proiettato questo giovedì sera alle 21,15 al cinema Moretto, in città; il film è  ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano.
Torniamo ad occuparci di un’altra commedia italiana, Soap Opera, un film di Alessandro Genovesi con Fabio de Luigi e Cristiana Capotondi. In un condominio di Milano convive una piccola comunità di inquilini eccentrici, che non smettono di farsi i fatti degli altri; archiviato il cinepanettone e corrette le coordinate del genere, la nuova commedia “di mezzo” presenta, al di là delle differenze di tono e di stile, una serie di elementi trasversali che la rende agli occhi dello spettatore immediatamente riconoscibile.
Chiudiamo questa rassegna con The Judge: Hank Palmer è un brillante avvocato. Difende criminali per professione. I funerali della madre lo costringono a far ritorno nella sua città natale. Qui lo attendono il padre, Joseph, giudice della cittadina, malato di Alzheimer, e con il quale da anni non ha più rapporti, e i suoi due fratelli, Glen e Dale. Incontrare i familiari con i quali la relazione non è proprio idilliaca e per di più in una così triste occasione è già complesso. Ma un’altra sfida attende Hank. Sul padre pende un’accusa di omicidio e l’avvocato si ritrova a dover prolungare la sua permanenza laggiù per scoprire la verità e farsi carico della sua difesa in tribunale.

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