Brescia campione d’accoglienza

Secondo uno studio, il numero di stranieri in provincia è ben al di sopra di quello lombardo e quasi doppio di quello nazionale.

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    (red.) Il 20% dei ricoveri di persone straniere della Lombardia avviene in provincia di Brescia e più del 17% degli alunni è straniero: un tasso ben al di sopra di quello lombardo e quasi doppio di quello nazionale.
    Sono i dati del Cirmib (Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni dell’Università Cattolica) sul fenomeno migratorio, illustrati questo lunedì alle 15 nell’Aula Magna dell’Università Cattolica, in via Trieste a Brescia.
    Alla tavola rotonda sul tema dell’emergenza stranieri hanno partecipato il deputato Milena Santerini, l’assessore Marco Fenaroli, il sindaco di Messina Renato Accorinti, Andrea Morniroli, Comune di Napoli-Cooperativa Dedalus Giuseppe Traina, SPRAR, Tutor Territoriale Servizio CentraleAgostino ZanottiI, ADL Zavidovici, SPRAR Brescia e Cellatica.
    Come ogni anno, il Centro della Cattolica presenta l’annuario Cirmib 2014 che raccoglie i dati socio-demografici e illustra lo scenario territoriale dell’immigrazione. Il fenomeno migratorio nel bresciano sembra andare verso una stabilizzazione, ovvero non ha subito, rispetto all’annata precedente, sostanziali mutamenti.
    I dati di cui si dispone confermano nella provincia di Brescia una presenza straniera in crescita (+3,7%), se pur con minore intensità rispetto allo scorso anno (al 1°gennaio 2013 la crescita era del 4,6% rispetto alla stessa data del 2012) e al periodo precedente al 2012, quando si registravano ogni anno più di 10 mila nuovi residenti stranieri.
    Tra le nazionalità più presenti rumeni, marocchini, albanesi, indiani e pakistani.
    La componente irregolare, stimata, come ogni anno dall’Orim (Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità), è lievemente in calo rispetto all’anno scorso: è passata da 14.700 a circa  13.000 (-11,6%) ed è come gli altri anni di poco sotto la media regionale (6,5% dei presenti contro una media lombarda del 6,8%). Sul fronte occupazionale, a Brescia, si registra un aumento del numero di stranieri senza lavoro.
    A Brescia, scuola e sanità, i due comparti di servizio fondamentali per rispondere ai bisogni dei cittadini, continuano a rispondere in modo positivo ed “accogliente” alla domanda dei cittadini stranieri: si pensi che il 20% dei ricoveri di persone straniere a livello regionale avviene a Brescia (pur avendo la provincia solo il 13,4% dei residenti stranieri). A Rovato, però, la presenza di immigrati si attesta al 20,8%.
    Quanto alla scuola, si contano nel complesso delle scuole bresciane ben 32.720 iscritti pari al 17,4% degli alunni, un tasso di incidenza notevole, ben al di sopra di quello lombardo e quasi doppio di quello nazionale. Tale numero è composto per il 55% da bambini e ragazzi di seconda generazione, che si attendono legittimamente il riconoscimento della cittadinanza giuridica in tempi accelerati.

     

     

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