Brescia, Cgil in piazza contro il «Jobs Act»

Un migliaio i partecipanti alla manifestazione di venerdì 17 ottobre in città. Il 25 la trasferta romana con circa 30 pullman.

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(red.) Sono stati un migliaio i lavoratori che, venerdì 17 ottobre, hanno preso parte allo sciopero di quattro ore indetto dalla Cgil di Brescia e a cui non hanno aderito le altre sigle sindacali Cisl e Uil.
Si sono astenuti dal lavoro gli addetti dell’industria, dei servizi, dell’agricoltura e del commercio, in campo contro il «Jobs Act» e in contrasto alla manovra economica del Governo Renzi.
Il corteo ha bloccato il traffco lungo la tangenziale Ovest di Brescia,  intorno alle 10. I manifestanti, provenienti da via Franchi, si sono fermati all’incrocio di Ponte Mella per ascoltare gli interventi del segretario Damiano Galletti e di Francesco Bertoli, segretario bresciano dei metalmeccanici.
Galletti ha contestato le modifiche introdotte dal Job Acts, come quelle che regolano le modalità di licenziamento relative all’articolo 18.
Ma sotto la lente della Camera del Lavoro anche il demansionamento dei lavoratori, il controllo delle attività a distanza, attraverso telecamere, e l’erogazione di salari, per i nuovi assunti a tutele crescenti, inferiori a quelli stabiliti nei contratti nazionali.
A Galletti non sono piaciute nemmeno le affermazioni del presidente di Consindustria Squinzi che ha esultato alla notizia degli sgravi Irap alle imprese. Denaro che, nvece, ha sottolineato il numero uno di via Folonari, non è stato garantito nè ai pensionati nè ai lavoratori, pensando solamente agli interessi degli imprenditori. Una manovra, poi, ha sottolinetao, che minaccia seriamente il sistema sanitario finanziato in buona parte proprio dall’Irap.
La prossima manifestazione della Cgil, a livello nazionale, è fissata per il 25 ottobre a Roma. Una trentina i pullman in partenza da Brescia, per circa 2mila partecipanti.

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