Nuove moschee, “decidano i cittadini”

Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore regionale all'Urbanistica, presentando la commissione per pianificazione per servizi religiosi.

(red.) “E’ giusto che su un argomento delicato e importante come la costruzione di moschee o di altri luoghi di culto, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo, oltre che sindaci e rappresentanti della politica comunale, si debba coinvolgere direttamente anche i cittadini”. Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, commentando l’inizio dei lavori della Commissione consigliare che giovedì 9 ottobre, con la nomina del relatore Roberto Anelli, ha dato il via all’iter del Progetto di legge 195 sulla pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi.
PROGETTO DI LEGGE. “L’iniziativa di alcuni consiglieri della maggioranza”, ha commentato Viviana Beccalossi, “andrebbe a rafforzare le normative vigenti, che già obbligano comunque a ulteriori verifiche, adeguandole a una società e a un tessuto urbano che sono profondamente cambiati rispetto al passato, quando l’attuale Legge 12 si era occupata di disciplinare anche questa materia”.
NUOVI LUOGHI DI CULTO. “A mio avviso – ha proseguito Viviana Beccalossi – l’apertura di questi luoghi di culto non può essere soggetta solo ad esami tecnici di carattere urbanistico. Aprire una moschea, o qualunque altro spazio di ritrovo per comunità religiose, è oggi, ed è la cronaca a certificarlo, una scelta con conseguenza politiche e sociali e per questo non può essere demandata alla decisione del singolo e deve avvenire tenendo in massima considerazione gli aspetti legati alla sicurezza e all’ordine pubblico”.
SPAZI RELIGIOSI PREVISTI DAL PGT. L’assessore Beccalossi ha ricordato che oggi, secondo la Legge 12/2005, la realizzazione di nuovi luoghi religiosi deve essere espressamente prevista nel piano servizi del Pgt di un comune e, nel caso in cui non lo fosse, è necessario attivare l’iter per l’approvazione di una variante. Inoltre, gli enti religiosi interessati devono sottoscrivere un’apposita convenzione con il comune per dichiarare le proprie finalità istituzionali.
CITTADINI DEVONO DECIDERE. “La legge 12 – ha concluso Viviana Beccalossi – è un’ottima legge, che va però adeguata. Non possiamo fare finta di non sapere cosa sta accadendo nel mondo, tra minacce terroristiche, persecuzione di cristiani e reclutamento di estremisti che avviene anche nelle nostre città. Far decidere ai cittadini, quindi, è il minimo che si possa fare valutando anche la possibilità di coinvolgere i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza delle Forze dell’ordine”.

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