Università, Brescia non è per i “fuori corso”

Secondo il report dell'Anvu, gli studenti della Leonessa, sia alla Statale che alla Cattolica, concludono il ciclo di studi nei tempi previsti.

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(red.) Brescia fanalino di coda per numero di laureati? Forse, ma chi studia in città non è “fuori corso”.
Secondo i dati riportati dall’Anvu, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, nella “Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010” l’esercizio di valutazione più grande nel suo genere finora realizzato nel mondo, che ha preso in esame 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Miure 26 enti “volontari”, emerge che gli studenti universitari della Leonessa, in due casi su tre alla Statale e in quattro su cinque alla Cattolica, concludono il ciclo di studi nei tempi previsti. A Brescia i “fuori corso” rappresentano il 33,4% del totale degli iscritti alle diverse facoltà.
In Italia meglio della Leonessa ci sono gli studenti dello Iuav di Venezia (28,4 i fuori corso), quelli del Politecnico di Milano (28,7%), di Pavia (29,7%), di Modena e Reggio Emilia (31,1%), di Milano Bicocca (32,5%) della Statale di Milano (32,9%) e di Trento (33, 3%). Fanalino di coda della classifica Potenza e L’Aquila, con oltre la metà degli iscritti che si laureano ben oltre i tempi previsti (53,3%).
Gli studenti più “ligi” sono quelli della macroarea di Medicina della Statale, dove l’80% degli studenti riesce a completare gli studi nelle tempistiche giuste, mentre a Giurisprudenza sono il 69,1%, il 66,4% ad Economia e il 65,5% ad Ingegneria.
In Cattolica risultati ancora migliori perchè i “ritardatari” sono solo il 20,6%. In corso si laureano gli studenti di Lettere (75%), Psicologia (88,7%), Scienze della Formazione (75%), Scienze linguistiche (82,8%), Matematica e Fisica (88%), Sociologia (85,2%).

 

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