Adro, ex assessore leghista si toglie la vita

Attilio Breda si è ucciso domenica. La moglie su Facebook: «Causa della cattiveria di chi in nome di un ideale politico gioca a fare il dittatore».

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(red.) Si è tolto la vita domenica 28 settembre, nella sua abitazione, Attilio Breda, 55anni, ex assessore leghista ad Adro ed attualmente consigliere comunale per la lista di minoranza «Idea civica – Adro e Torbiato».
Breda aveva iniziato la sua carriera politica con il Carroccio, ricoprendo il ruolo di assessore nella prima giunta Lancini,  tra il 2004 e il 2009. Aveva poi rotto con la Lega in modo definitivo e brusco, accendendo un vivace scontro proprio con l’allora sindaco e attuale vicesindaco della cittadina franciacortina, Lancini.  Con l’ex primo cittadino lo scontro si era poi tradotto in una querela per diffamazione. Secondo la ricostruzione fornita dal legale di Breda, l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi, Lancini aveva accusato Breda di essersi impossessato, quando era cassiere, della tesoreria della sezione di Adro della Lega Nord. Accuse sempre respinte dall’ex assessore che aveva documentato i versamenti effettuati al partito. Per la moglie e i familiari del 55enne il gesto di Breda è legato propri a queste vicende. Su Facebook la moglie Monica ha scritto: «La tua morte è la causa della cattiveria di chi in nome di un ideale politico gioca a fare il dittatore».

 

 

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