Brescia, rifugiati al lavoro al Vantiniano

I profughi, tutti maschi e provenienti dall'Africa, svolgeranno lavoro volontario di manutenzione al camposanto cittadino.

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(red.) Sono in cinque, sono profughi e da martedì 30 settembre saranno i volontari addetti alla pulizia del cimitero Vantiniano di Brescia.
Si tratta di una sperimentazione decisa dallo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati del ministero dell’Interno) insieme con il Comune e prevede, assieme ai corsi d’italiano che si svolgono la mattina alla Casa delle Associazioni a San Polo, anche lavoro volontario per la manutenzione ordinaria del camposanto.
I rifugiati sono tutti uomini, giovani (tra i 20 ed i 26 anni) e provengono dall’Africa.
Una forma di «volontariato sociale» o «accoglienza integrata» con il quale gli immigrati “restituiscono” alla città l’ospitalità ricevuta. Si tratta di «percorsi individuali di inserimento socio-economico».
Insieme ai quattro immigrati che svolgono il servizio su turni anche un detenuto, inserito in un progetto del carcere di Canton Mombello.

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