Rifiuti, chi differenzia pagherà di meno?

Obiettivo della Loggia, oltre al raggiungimento del 65% della raccolta differenziata, anche applicare tariffe puntuali.

(red.) E’ caos spazzatura a Palazzo Loggia. La Commissione Ambiente, chiamata a decidere il futuro metodo di raccolta rifiuti in città, non solo non è compatta sulla scelta, ma addirittura si è frazionata in ulteriori posizioni rispetto alle originarie due che prevedevano le opposte “fazioni” di calotta o porta a porta.
Sì, perchè i gruppi politici in Loggia si “spalmano” ora su cinque posizioni diversificate. C’è chi, come Lega  e Forza Italia vuole il metodo a calotta, chi, invece, spinge sul porta  a porta, come Movimento 5 Stelle e Al Lavoro con Brescia, chi propone un sistema misto (Piattaforma Civica e Brescia per Passione), chi ritiene che la presenza dell’inceneritore non comporti la necessità d un cambiamento rispetto al sistema attuale (Fi e X Brescia Civivca) e chi non si esprime, ovvero il Partito democratico.
Un bel guazzabuglio che ha una sua precisa origine: la mancata risposta a due domande fondamentali per la scelta finale, ovvero quanto costano i differenti metodi al Comune e quindi ai cittadini e quale sistema è il migliore per alzare la differenziata dall’attuale 38% al necessario 65%, così come previsto per legge entro il 2016. E il tempo stringe, anche perchè, una volta deciso, il sistema deve poi affrontare la prova pratica sul campo, con la necessità di un rodaggio anche da parte degli utenti e le novità, si sa, impiegano sempre un po’ ad avviarsi.
Domande finora senza risposta e se il nodo economico è una chiave fondamentale, tuttavia risposte certe, al momento, non ce ne sono.
Aprica, società del gruppo A2A deputata alla raccolta rifiuti in città, ha presentato un’analisi del contenuto dei cassonetti grigi (indifferenziata), in base alla quale è emerso (come era del resto prevedibile) che raccolgono molto materiale che potrebbe essere destinato al riciclo. Non solo, è stato presentato anche un progetto per la raccolta  porta a porta che prevede tempistiche differenti a seconda dei quartieri e dei materiali da ritirare (carta, palstica, vetro).
Il prossimo 3 ottobre la Commisisone Ambiente si riunisce un’altra volta per analizzare i volumi dei rifiuti aziendali e quelli prodotti dai privati, mentre il 16 ottobre verrà effettuata la comparazione tra porta a porta, calotta e sistema misto dal punto di vista economico. Si parla di 30 milioni di euro investiti nella raccolta rifiuti e di 7500 cassonetti presenti sul territorio comunale.
Obiettivi della Loggia sono, oltre all’aumento della differenziata, anche quello di introdurre una tariffa basata sul valore della differenziazione dei rifiuti, ovvero i cittadini che non suddividono i rifiuti pagheranno di più.
Un sistema che, nel bresciano, ad esempio, è già stato  introdotto a  Gardone Riviera e su cui sta lavorando anche il Comune di Bienno.
 

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