Brescia, cresce l’evasione scolastica

I casi passati da 196 a 248. Si tratta per lo più di stranieri che fanno ritorno nel paese d'origine senza che il trasferimento sia segnalato.

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(red.) La campanella del nuovo anno scolastico è appena suonata per gli studenti bresciani ed è già tempo di bilanci. Bilanci che riguardano il tema dell’evasione scolastica, un fenomeno che, nel nostro territorio, negli ultimi sei anni, ha segnato una crescita.
I casi sono passati dai 196 del 2008-2009 ai 248 del 2013-2014, e riguardano soprattutto i figli di stranieri.
Ad occuparsi e vigilare sulla situazione è la polizia locale, che ha attivo un apposito ufficio, quello dell’Educazione alla legalità.
I bambini ed i ragazzi che sospendono od interrompono la frequenza a scuola sono stati 162 nell’anno scolastico 2008/2009, numero che è poi salito a 248 in quello appena andtao in archivio, con 221 minori residenti in città e  27 domiciliati.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzini che ritornano nei loro paesi d’origine, mentre i genitori restano in città a lavorare, senza che il trasferimento venga segnalato alle autorità scolastiche.
La Locale effettua controlli incrociati sia a scuola che in famiglia e insieme con l’Inps e l’Ufficio anagrafe per verificare la presenza o meno dei minori sul territorio italiano.

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