Elezioni provinciali, “Mottinelli oltre i partiti”

Il Pd ufficializza il suo candidato alla presidenza precisando: "Parleremo con tutti senza pregiudizi, è tempo di andare oltre le divisioni ideologiche".

(s.s.) “La politica deve fare un passo indietro, i territori uno in avanti”. Così la direzione provinciale del Partito Democratico di Brescia ufficializza la nomina di Pier Luigi Mottinelli, consigliere provinciale e sindaco di Cedegolo, come il candidato unitario alla presidenza del nuovo ente Provincia. Mottinelli avrà pochi giorni di tempo per completare le liste elettorali da consegnare entro lunedì 22 settembre, ma dato che anche per le liste vanno raccolte le firme (130), la time line non potrà certo attendere all’ultimo minuto.
E se il nodo su chi sosterrà Mottinelli oltre al Pd è ufficialmente ancora da sciogliere, le idee in testa al candidato presidente ci sono già. Ma è prima di tutto il vice segretario Antonio Vivenzi a sgombrare il campo da “inutili polemiche”: “La questione non esiste: parleremo con le civiche, con Forza Italia e anche con la Lega. E chi non ci starà a far partire con tutti i numeri questo nuovo organismo dovrà spiegare perché” dice senza giri di parole. “Chi vuole ributtare dentro la nuova Provincia le vecchie contrapposizioni politiche o altre divisioni non ha capito cosa aveva in mente il legislatore. Lo spirito della legge è depoliticizzare l’ente, e anche noi andiamo in questa direzione”.
Linea di pensiero confermata anche dal segretario provinciale Michele Orlando che spiega come “per noi la formula migliore è quella dell’accordo istituzionale che coinvolga il maggior numero di stakeholders. Ci sarà dunque una lista a forte trazione Pd come è giusto che sia vista la responsabilità grande che abbiamo, per il resto ci rivolgiamo a tutti coloro che vorranno sostenerci. Sarà comunque Mottinelli a condurre le trattative” aggiunge Orlano, salvo poi precisare che entro la settimana ci sarà una nuova riunione della direzione per valutare le scelte. “Ho una grande responsabilità – commenta il candidato presidente – resa ancor più “pesante” dal fatto che sono stato scelto all’unanimità dal partito. È ovvio che le mie scelte in fatto di liste non potranno avere lo stesso consenso, per questo dovranno essere ben ponderate”.
Anche perché chi verrà eletto in consiglio (che sarà composto da 16 consiglieri) avrà il controllo diretto sul suo operato. Le elezioni si svolgeranno a Brescia il 12 ottobre in 3 seggi probabilmente organizzati al liceo Leonardo di via Balestrieri. Gli aventi diritto di voto sono 2.596 fra sindaci e consiglieri dei 206 Comuni della provincia. Il presidente resterà in carica 4 anni, il consiglio solo 2.

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