A2A verso il gestore unico del servizio idrico

Gli azionisti hanno dato mandato all'azienda di diventare "primo player lombardo" sui servizi. "Ma ora non è tempo di pensare alla Iren di Torino" dice Del Bono.

(s. s.) “Entro la fine di febbraio 2015 presenteremo il nuovo piano industriale che disegnerà il futuro di A2A per i prossimi 5 anni. Ci saranno nuovi business facendo leva sulle competenze che abbiamo assodato, ad esempio non escludiamo un interessamento sulle bonifiche che a Brescia sono una partita fondamentale e sono sicuramente contermini alle nostre capacità. Sarà però un piano assolutamente aperto e da discutere insieme”. Così il presidente della multiutility bresciano-milanese Giovanni Valotti anticipa alcune linee guida che verranno approfondite solo alla presentazione del piano industriale dell’anno prossimo.
Ma durante la presentazione del rivoluzionario trattamento delle acque per eliminare il Cromo esavalente dall’acquedotto del Comune di Brescia, una delle direzioni verso cui l’azienda vuole andare appare chiara: quella del gestore unico del servizio idrico integrato bresciano. I primi contatti con Aob2 (che ha in carico il servizio nell’Ovest Bresciano) ci sono già stati, e nei giorni scorsi l’azienda ha rilevato una “totale apertura” anche dal gestore della Valtrompia (Asvt). Non è ancora stato aperto un dialogo con Garda Uno (il titolare dell’acquedotto gardesano), ma i vertici di A2A sono fiduciosi: “Vogliamo andare avanti in tempi stretti. Entro un mese vogliamo avere un progetto concreto su cui discutere con tutti i partner, oggi ci sono le condizioni per farlo” spiega il presidente.
Della stessa opinione è il sindaco Emilio Del Bono che vede nel gestore unico un modo efficace per intervenire sugli inquinanti alla fonte: “Nel 2014 la Valtrompia sta lavorando sulle proprie fognature, ed è la zona più industrializzata della provincia di Brescia. E’ necessario investire sulla rete e sui depuratori per fermare a monte una parte dell’inquinamento” commenta Del Bono. Il mandato, dunque, è quello di rafforzare la propria posizione nel Bresciano, e poi in Lombardia. “Come azionisti abbiamo dato ad A2A l’input di diventare il primo player lombardo, per questo guardiamo ad una collaborazione con Linea Group che magari potrà essere qualcosa di più – dice ancora il sindaco -. Poi vedremo di crescere su base regionale, al resto ci penseremo”. Queste ultime parole sono la risposta a distanza al sindaco di Torino Piero Fassino che aveva proposto un’aggregazione tra Iren e A2A.

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