Rovato, ladri in discarica e al cimitero

Nel mirino dei malviventi, probabilmente a causa della crisi, anche materiali di scarto e attrezzi per la cura del camposanto.

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    (red.) Forse dietro la  serie di furti che hanno interessato, nell’ultimo periodo, l’Ovest bresciano, c’è la crisi economica .
    Ad essere sgraffignati tra Rovato e i paesi limitrofi, infatti, rame e materiali ferrosi, elettrodomestici, biciclette e motorini. Anche i blitz nei negozi, normalmente effettuati in  pieno giorno, hanno garantito ai ladri bottini da poche decine di euro. Insomma, non si può certo parlare di colpi grossi.
    I piccoli reati predatori che hanno interessato i Comuni della zona fanno pensare a ladruncoli in cerca di un modo veloce per arrivare alla fine del mese più che ad Arsenio Lupin in erba.
    Tra le realtà più colpite, per intenderci, c’è l’isola ecologica di via Martinengo Cesaresco, da cui sono stati trafugati una serie di materiali di scarto, gli oratori, le strutture sportive e – udite udite – i cimiteri.
    Certo, il problema non è del tutto nuovo. Per tentare di arginare il problema, il Comune di Rovato ha fatto partire, nel 2013, un progetto triennale di ampliamento del sistema di videosorveglianza, per cui sono già stati investiti 100mila euro. Dopo il centro storico, in cui gli occhi elettronici sono stati già installati, ora il sistema di sorveglianza verrà installato anche nelle frazioni.

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