«Brescia-Cremona: nessun treno obsoleto»

(red.) Nessun treno obosleto sulla linea Brescia-Cremona. Trenord smentisce l’ipotesi formulata da Dario Balotta di Legambiente sull’entrata in funzione di «12 convogli diesel Ale 668 degli anni 70’ serie 1200 (la più vecchia) che erano fermi da anni. Al deposito cremonese spetta il compito di dare leggeri ritocchi e una messa a punto per rimettere in moto questi vecchi treni sulle linee del cremonese, del bresciano e della bergamasca».
Da Milano, hanno fatto sapere alla redazione di quiBrescia.it che il materiale rotabile giunto a Cremona è dedicato ad una non meglio specificata «attività interna», smentendo seccamente le ipotesi formulate dal cigno verde.
Il dibattito è sorto attorno alle richieste dei sindaci lombardi di Bergamo (Giorgio Gori), Cremona (Gianluca Galimberti) e Brescia (Emilio Del Bono) di sostituire i vecchi mezzi a gasolio ancora circolanti con convogli più adeguati. In particolare, il primo cittadino della Città del Torrazzo, Galimberti, ha scritto al Pirellone per sottolineare i disagi cui sono sottoposti i circa 500 pendolari che, quotidianamente, per motivi di studio o di lavoro, devono affrontare il viaggio sulla tratta Cremona-Brescia, in treni piccoli, maleodoranti e, spesso, in ritardo.
L’assessore ai trasporti, il bresciano (ex numero uno in Broletto) Alberto Cavalli ha risposto, a stretto giro di posta, che sono in arrivo 62 nuovi treni e che l’offerta era stata potenziata sulla Treviglio Milano e che i lievi disservizi e le soppressioni dei giorni precedenti  erano da attribuirsi al periodo estivo, in cui si accentuano i livelli di manutenzione alla rete e ai treni e che, comunque, gli indici di puntualità sono in rialzo.