Al via la riqualificazione di via Valcamonica
Il primo passo per la messa in sicurezza delle vie d'accesso a Brescia. Per l'intervento, previsto nel bilancio 2014, 1milione 560mila euro.
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(f.p.) La riqualificazione delle vie di accesso a Brescia parte da via Valcamonica.
Sui 2.400 metri di strada, 850 metri sono finiti nel mirino dell’amministrazione per riqualificazione, messa in sicurezza e realizzazione di un percorso ciclopedonale. «E’ una scelta amministrativa della giunta», ha spiegato il sindaco Emilio Del Bono, «l’intervento è stato previsto nel bilancio 2014, per un totale di 1.560.000 euro. Per altro, parliamo di una delle vie più interessate dalla prostituzione: più riusciamo a intervenire, più spazio togliamo anche a questi fenomeni».
Si tratta di un’operazione impegnativa, visto che il Comune dovrà acquisire 16 aree da 56 proprietari privati, con cui sono in corso le trattavie. La Loggia punta a chiudere entro l’autunno con un accordo bonario ma, se non sarà possibile, si procederà con l’esproprio. L’obiettivo è di iniziare con i lavori tra primavera ed estate 2015. Il progetto sarà presentato al quartiere in un’assemblea pubblica, che sarà programmata forse già a settembre. «Sono a buon punto», aggiunge Del Bono, «le trattative per avviare altre due grandi partite, ovvero via Triumplina e via Dalmazia. In entrambi i casi, useremo lo scomputo di oneri di urbanizzazione per riqualificare le zone interessate. Nel caso dell’Idra, per la Triumplina, saranno interessati alla riqualificazione anche viale Europa e via San Bartolomeo.
Per quanto riguarda la trattativa sui Magazzini Generali, entro fine mese il compartista dovrà avanzare il progetto complessivo e noi abbiamo previsto interventi a scomputo oneri per 17milioni di euro, di cui 10mila subito, che andranno su via Dalmazia, via Corsica e parti di viabilità del quartiere Don Bosco. Entro fine mandato, questi tre interventi dovranno essere completati». Primo passo, dunque, sarà via Valcamonica. «Esprimo il mio apprezzamento», ha sottolineato l’assessore alla rigenerazione urbana Valter Muchetti, «per il lavoro fatto dagli uffici. Sono state raccolte le segnalazioni arrivate dai cittadini, con attenzione anche alle esigenze degli operatori commerciali. Rispetto al progetto della passata amministrazione è stata fatta qualche modifica». In particolare, mentre il vecchio progetto prevedeva due corsie per senso di marcia, nel nuovo ne è stata mantenuta solo una. Inoltre, non sarà spostato il fossato, come inizialmente previsto, per realizzare il percorso ciclopedonale. In totale ci saranno sei attraversamenti pedonali, di cui 2 con isole spartitraffico e altri 2 con impianto semaforico.
Sempre sul fronte urbanistico, nell’ambito della richiesta di acquisizione a titolo non oneroso di beni demaniali avanzata dal Comune allo Stato, la Loggia incassa tre sì su cinque richieste. In particolare, diventano comunali l’appartamento residenziale più box a Urago Mella in via Luigi Fè d’Ostiani 10/a, il fabbricato con realtivo ampliamento e terreno annessi alla chiesa di Sant’Antonio Abate alla Badia Alta e l’ex casa del Fascio a Fornaci. Mentre i primi due saranno destinati alla vendita, l’ultimo sarà usato per scopi sociali. No, invece, alla porzione di terreno ad uso parcheggio in via Spalti San Marco 3 e alla Palazzina Alloggi in via Campo Marte 3. Su quest’ultima, però, il Comune non si arrende e resisterà per averla, in quanto strategica per la sua posizione vicino a Campo Marte.
Altra novità, che riguarda più strettamente la vita amministrativa in Loggia, annunciata nella consueta conferenza stampa post-giunta, è la nomina di Alessandro Beltrami a direttore generale. Beltrami, attuale responsabile dell’area risorse finanziarie del Comune, succede ad Alessandro Triboldi. «Una persona di grande competenza», ha sottolineato Del Bono, «nel ruolo di guida si dovrà inevitabilmente scontrare con le inefficienze che pur permangono in un buon comune come quello di Brescia. Il Comune è una realtà complessa, che deve agire con sensibilità pubblica, ma anche con efficienza e rapidità. Occorre un giro di vite su atteggiamenti e comportamenti di dipendenti che non sono consoni né adeguti a ruolo e mansioni che ricoprono, e allo stesso tempo, un riconoscimento ai tanti bravissimi dipendenti comunali che fanno il loro lavoro con serietà e convinzione». Da parte sua Beltrami ha assicurato di avere già alcune proposte di natura organizzativa da proporre al sindaco. «Manterrò comunque un occhio di riguardo sul bilancio, in quanto strumento di programmazione».
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