Ospitaletto, consiglio comunale con polemiche

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    (red.) Polemiche dopo la seduta fiume del consiglio comunale di Ospitaletto di giovedì 31 luglio.
    Secondo il Gruppo consigliare Centro Destra per Ospitaletto, composto da Angiola Giudici, Silvia Chiari e Laura Trecani, ed Ezio Abrami della Lega Nord, innanzitutto la maggioranza ha letteralmente “defenestrato” sei dipendenti del comune della provincia di Brescia. «La maggioranza ha votato compatta per “risparmiare” e “capitalizzare” su servizi preziosi per i nostri cittadini: la farmacia, la mensa scolastica, il cimitero e la sua gestione. Poco sono valse le nostre ragioni per farli desistere, dimostrando loro come queste scelte non portino a maggiori risparmi, e chiedendo alla maggioranza di comprendere che amministrare un Comune non è paragonabile ad amministrare una azienda privata. Il bene pubblico è al di sopra di ogni interesse economico. Imbarazzante è stato il poco rispetto portato da una amministrazione di sinistra nei confronti dei propri lavoratori, del loro operato e ancora di più della loro persona. Il sindaco, infatti, ha lasciato che i social network informassero i dipendenti delle scelte effettuate sulla loro sorte, senza prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Siamo all’assurdo. Evidentemente il sindaco non ha letto qualche tweet del proprio leader Renzi che con la legge 50 ha chiesto il taglio delle società pubbliche partecipate. Al contrario, infatti, ne sta costituendo una alla quale affiderà il servizio della farmacia e dei suoi dipendenti».
    Altra parola della discordia è la calotta. «
    Al decimo punto dell’ordine del giorno, alle 2 del mattino, la maggioranza ha messo in atto il proprio show. L’assessore Bordonaro dopo aver esposto il quadro economico relativo al progetto di servizio per l’affidamento della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, ha proclamato la propria impossibilità a votare a favore del provvedimento lamentandosi con la propria maggioranza e, in particolare modo con l’assessore Antonini, dell’enorme ritardo nella stesura del bando (e anche del PGT) che ha implicato uno smisurato spreco di denaro pubblico. Abbiamo assistito allibite alle dichiarazioni rilasciate dai vari consiglieri di maggioranza (assessori Chiodelli, Antonini, Danesi, consigliere Raza e Mazzoleni) che avrebbero preferito scelte più coraggiose pur votando a favore per senso di responsabilità e alla dichiarazione dell’assessore Bignotti di astensione al voto. Dopo le affermazioni dell’assessore Bordonaro ci sorgono ora due dubbi spontanei: chi era a favore delle famigerate calotte? Se si fosse provveduto per tempo alla nuova gestione attraverso bando, se l’edilizia non fosse stata bloccata dal PGT adottato in ritardo, si sarebbero potuti risparmiare i soldi necessari per evitare che i dipendenti comunali fossero ceduti ad altre società private?».
    Secondo le minoranze, l’unico a favore della calotta era il sindaco Sarnico. «La sua maggioranza, eccezion fatta per Bordonaro che ha abbandonato l’aula e Bignotti che si è astenuto, pur non convinta delle proprie azioni ha votato a favore del progetto a calotta per la raccolta differenziate. A questo punto quali scenari si apriranno? Al rientro delle vacanze la maggioranza sarà ancora maggioranza? Verranno nuovamente ritirate le deleghe agli assessori franchi tiratori? Di certo sappiamo che l’incapacità amministrativa di Sarnico e la sua maggioranza non porterà benefici ai cittadini di Ospitaletto».

     

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