Tignale, canoista 13enne soccorsa con l’elicottero

La ragazzina, straniera, si era ferita nei pressi del torrente Vione. Complesse le operazioni di recupero. Utilizzato un verricello.

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(red.) Sono giorni impegnativi per il soccorso alpino nel bresciano. Diversi, infatti, gli incidenti che si sono verificati nelle ultime ore, uno dei quali conclusosi tragicamente con la morte di un 40enne di Adro, precipitato per una trentina di metri in una scarpata al Maniva.
Venerdì 1 agosto la V Delegazione Bresciana del Cnsas- Soccorso alpino e speleologico, è stata impegnata con tre Stazioni (Breno, Valle Trompia e Valle Sabbia), e con differenti tipologie di tecnici.
Una ragazza di 13 anni, turista straniera, era con un gruppo di persone nei pressi del torrente Vione, nel territorio del comune di Tignale. La giovane, mentre faceva canoa, ha riportato una sospetta frattura a una caviglia ed è quindi stato chiesto l’intervento del soccorso sanitario. L’eliambulanza ha imbarcato due tecnici di soccorso in forra del soccorso alpino presso il Centro operativo di Esine, con una barella da canyoning.
Altri tre forristi sono partiti a supporto, insieme con un tecnico di soccorso speleologico e tre di soccorso alpino, per un eventuale sforramento. La ragazza è stata individuata e recuperata per mezzo del verricello e poi trasportata in ospedale a Brescia. L’operazione è cominciata alle 18 e si è conclusa verso le 20,30.

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