Profughi, i sindaci leghisti “chiudono” le porte

Il Prefetto di Brescia ha sollecitato tutti a offrire la loro disponibilità, ma i primi cittadini del Carroccio hanno detto no.

(red.) I sindaci della Lega dicono no al Prefetto: nessuna disponibilità ad ospitare i profughi.
Come è noto, nel nuovo piano per l’accoglienza del ministro dell´Interno Angelino Alfano ha chiesto a Brescia «di andare oltre», mettendo sul piatto la caserma «Serini» di Montichiari, già studiata dai tecnici del Governo Letta nell’eventualità di realizzare il nuovo carcere di Brescia. Ora nel piano Alfano potrebbe diventare punto di riferimento per 600 immigrati profughi. La Lega Nord, a prescindere dal destino della Serini su cui si farà battaglia a ogni livello, ha affondato il colpo precisando che i sindaci padani non accoglieranno alcun profugo spontaneamente. «Il Prefetto in una riunione, giovedì 31 luglio, ha sollecitato tutti i sindaci a offrire la loro disponibilità, ma i nostri primi cittadini hanno chiuso le porte dei loro Comuni», hanno sottolineato con voce unanime Stefano Borghesi e Paolo Formentini, segretari nazionale e provinciale del Carroccio, «Brescia ha già fatto abbondantemente la sua parte: ad oggi sono 235 i richiedenti asilo accolti nel Bresciano e ospitati in una decina di strutture».
Non solo. «Se utilizzeranno la struttura di Montichiari», ha
 promesso l’onorevole Borghesi, «la Lega si mobiliterà in ogni sede. Se utilizzeranno le strutture di qualunque altro comune bresciano, la Lega farà la stessa cosa. Il messaggio che deve passare è uno solo: questa politica sull´immigrazione è per noi una politica vergognosa che è un insulto per chi oggi è cittadino italiano, ha sempre lavorato e si trova in una situazione di difficoltà e non trova aiuto da parte del Governo. Mentre a chi arriva in maniera clandestina viene dato tutto. C´è una disparità che è vergognosa. Le poche risorse che ci sono Renzi e Alfano pensano di destinarle a questo fenomeno invece di pensare ai bisogni della nostra gente. Oggi sono 600 e poi quanti saranno?».
Il segretario provinciale rincara la dose. «Sollecitati dai nostri amministratori ci siamo mossi subito. Quelli che dovremmo accogliere in gran parte sono clandestini e non tutti profughi o rifugiati come si vuol far credere. Siamo quindi pronti a mobilitarci nel caso in cui dovessero arrivare nel bresciano nuovi sbarchi. Non possiamo certo ospitare in Hotel con la paghetta questi immigrati». E Borghesi: «I nostri sindaci diranno no agli arrivi in maniera incondizionata. Mare Nostrum è demenziale».
Alla riunione di oggi in Prefettura hanno partecipato in rappresentanza dei Sindaci della Lega Nord i sindaci Vezzoli Luigi, Ziglioli Amilcare e Monaco Ettore che hanno dichiarato: «Non siamo d’accordo con la dissennata politica migratoria perché non porta benefici economico-sociali alle nostre comunità ma, anzi disgrega il tessuto sociale, economico, culturale della nostra comunità e non si può sempre pensare che a fronte degli scellerati tagli al bilancio siano sempre i comuni a dover sopperire agli errori in politica estera dello Stato». Il sindaco Monaco ha anche rimarcato che non vengono forniti dati certi sull’effettivo numero degli arrivi e questo desta forte preoccupazione in quanto può generare una situazione ingestibile. Il sindaco di Verolanuova e responsabile enti locali provinciale, Stefano Dotti evidenzia la contrarietà del Movimento rispetto alle iniziative che penalizzano i nostri cittadini, pensionati, disoccupati e fasce deboli in favore di cittadini extracomunitari che sembrano avere acquisito maggiori diritti rispetto a chi contribuisce a mantenere lo Stato italiano.

 

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