Inflazione, a Brescia un luglio come ottobre 2009

Ritorna ai livelli di quasi cinque anni fa, momento più critico della precedente fase di crisi. Stasi dei consumi.

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(red.) L’inflazione nel mese di luglio a Brescia? Secondo i dati provvisori dell’Ufficio di Statistica del Comune di Brescia, il tasso tendenziale (variazione sullo stesso mese dell’anno precedente) si colloca +0,2%, mentre il tasso congiunturale (variazione sul mese precedente) è a +0,3%.
I dati, che saranno poi confermati dall’Istat, denotano che nel mese di luglio, a Brescia, l’inflazione cresce del +0,3% rispetto a giugno 2014, ma, come registrato anche per il mese scorso, con un tasso tendenziale che scende ulteriormente e si attesta al +0,2% e ritorna ai livelli del mese di ottobre 2009, momento più critico della precedente fase di crisi.
A determinare questo andamento sono numerose variazioni di prezzo che riguardano quasi tutte le divisioni, ad eccezione dei capitoli istruzioni e abbigliamento e calzature, che nel mese risultano invariati.
Effetti tipicamente stagionali interessano i capitoli trasporti (in crescita le tariffe aeree e marittime), ricreazione spettacolo e cultura (aumento dei prezzi per pacchetti vacanza ed ingresso a centri sportivi estivi), servizi ricettivi e di ristorazione (aumento delle tariffe di alloggio) e, con effetti deflativi, prodotti alimentari e bevande analcoliche (in particolare per il notevole calo dei prezzi di frutta e vegetali di stagione che incidono notevolmente sul calo congiunturale del -1,0%).
L’andamento del capitolo trasporti è interessato anche dagli aumenti dei prezzi dei carburanti. In aumento è anche il capitolo mobili articoli e servizi per la casa (in crescita i listini di mobili). Nei generi alimentari calano i prezzi di carni ed aumentano quelli dei prodotti ittici. Deflativi sono i capitoli abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili (si compensano gli aumenti delle tariffe acqua con i cali di prezzo delle tariffe di gas e gasolio da riscaldamento), altri beni e servizi (tariffe assicurative), bevande alcoliche e tabacchi, comunicazioni e servizi sanitari e spese per la salute.
Le tendenze inflazionistiche del mese sono imputabili in particolare agli aumenti dei prezzi dei servizi, soprattutto quelli non regolamentati. L’analisi di scomposizione mostra come l’attuale andamento dell’inflazione sia condizionato da un quadro congiunturale di breve periodo deflativo, ad indicare una preoccupante situazione di stasi dei consumi.

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