Stamina, martedì infusioni per Federico

Come anticipato nei giorni scorsi, Marino Andolina sarà al Civile di Brescia per il trattamento di un piccolo malato di Fano.

(red.) Continua il braccio di ferro legato al metodo stamina. E’, infatti, in programma per martedì mattina, 22 luglio, alle 8, presso l’ospedale Civile di Brescia, l’infusione per Federico Mezzina, il bambino di Fano affetto dal morbo di Krabbe. Ad effettuarla dovrebbe essere il vicepresidente di Stamina foundation, Marino Andolina, arrivato in città nella mattinata di lunedì. ”Ci sarò io, circondato dai miei colleghi anestesisti che faranno finta di stare lontani, ma pronti ad intervenire”, ha detto Andolina prima di raggiungere Federico e i genitori in ospedale. “Il bambino viene ricoverato adesso, deve fare un po’ di esami”.
Intanto, nella giornata di luneddì 21 luglio, agli Spedali Civili è stata notificata una una nuova ordinanza con la quale un giudice del Tribunale di Roma nomina la biologa di Stamina, Erica Molino, coordinatrice di un’équipe per praticare infusioni su una bambina tra i 34 pazienti già in trattamento nell’ospedale bresciano. Un’ordinanza che replica quella del Tribunale dell’Aquila.
La nuova ordinanza, del tribunale di Roma sezione lavoro, che autorizza la ripresa delle infusioni secondo il metodo Stamina a partire dal 25 luglio, riguarda Ludovica, una bimba di otto anni affetta dalla malattia di Tay Sachs. L’ordinanza, come per il caso della piccola Noemi, la bimba di Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1, nomina capo équipe appunto la biologa di Stamina, Erica Molino.
Per la bambina romana questa sarebbe la quinta infusione, con cellule prelevate in precedenza ai genitori tramite carotaggio. «Ludovica sta abbastanza bene, è sveglia ma non fa le infusioni da dicembre, penso ai benefici che avrebbe potuto avere facendole in maniera continuativa, circa ogni 40 giorni» ha spiegato la mamma, Francesca Atzeni. «Noi genitori siamo stanchi di essere scambiati per dei visionari – aggiunge – anche per questo stiamo tentando di metterci in contatto con la struttura dalla quale la bambina viene seguita perché valuti con esami strumentali come sta prima e dopo le infusioni».

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