Immigrati, «Governo si dia una mossa»

Il presidente della Regione Roberto Maroni: «Non spendo i soldi dei lombardi per mantenere i clandestini».

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(red.) «Non lo temo, sono sicuro che arriveranno. E ribadisco quanto ho già detto: non spendo i soldi dei Lombardi per mantenere i clandestini. Un conto sono i profughi, ma una persona acquisisce questo status alla fine di un percorso, dopo che ha presentato una domanda che viene vagliata e accolta dauna commissione in base a requisiti precisi, altrimenti è un clandestino, che deve essere tenuto in un centro di identificazione ed espulsione, cosa che purtroppo non avviene».
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo ai cronisti che, lunedì mattina, a margine di un incontro all’Istituto nazionale Tumori di Milano, gli hanno chiesto se temesse nuove ondate di sbarchi sulle coste italiane.
«Il Governo – ha proseguito il presidente deve rispettare la legge, cosa che non sta facendo. Se queste persone sono clandestini, devono essere messi in luoghi dove possono essere tenuti, identificati ed eventualmente espulsi. Se sono profughi, cioè se hanno ottenuto lo status dopo le opportune verifiche, devono essere trattati come tali. Oggi invece succede che queste persone sbarcano in Sicilia, vengono messe su un treno e viene chiamato il prefetto di Milano al quale viene detto di arrangiarsi. Il prefetto, al quale va tutta la mia solidarietà, non sa cosa fare e, magari, è costretto a metterli in luoghi che non hanno nemmeno l’abitabilità».
Maroni ha ribadito che «si tratta di una situazione caotica, che non è gestita. Per questo lancio l’allarme. Il Governo deve darsi una mossa, mettendo in campo risorse e strutture. Cosa che, purtroppo, ad oggi, non sta facendo». «L’Esecutivo – ha concluso – sta chiudendo gli occhi, chiede l’aiuto dell’Europa e scarica il problema sui prefetti e sui sindaci».

 

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