Desenzano, niente gazebo per Emanuele
Il Comune ha respinto la richiesta della onlus intitolata al 16enne morto a Gavardo di uno spazio per la raccolta fondi. E su Facebook.è polemica.
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(red.) «ll sindaco di Desenzano (Brescia, ndr.) nega il suolo pubblico ad un banchetto di 6 metri quadrati alla Onlus “Ema Pesciolinorosso” che aveva lo scopo di raccogliere offerte a favore dei giovani, mediante la vendita del proprio libro e di magliette con immagine di Emanuele, il ragazzo di 16 annegato a Gavardo dopo una serata sbagliata durante la quale aveva assunto stupefacenti».
E’ stato questo post pubblicato sulla pagina Facebook “Viva Desenzano” che ha scatenato una ridda di commenti e di polemiche nel capoluogo del Garda, al centro di una querelle per non avere concesso alla associazione no profit, nata in ricordo di Emanuele Ghidini, l’adolescente bresciano annegato nel Naviglio a Gavardo, lo spazio sul lungolago per pubblicizzare le iniziative dell’associazione. La motivazione? «Manifestazioni concomitanti» si legge nel testo della lettera del Municipio.
La richiesta della onlus risale a tre mesi fa, ma la notizia del diniego è emersa solamente ora e si è trasmessa come un virus sul web, suscitando indignazione e vibranti proteste all’indirizzo dell’amministrazione desenzanese che, da parte sua, ha spiegato che, alla priam richiesta, non ne sono seguite altre, nemmeno per proporre un cambio data della raccolta fondi.
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