Expo, “appalti truccati”: ricorso della Moretti

L'azienda di Erbusco, giunta seconda nella gara di aggiudicazione del maxi bando da 67 mln, ha presentato istanza al Tar contro la vincitrice Maltauro.

(red.) Il gruppo Moretti  Interholz di Erbusco (Brescia) ha presentato ricorso contro Expo 2015, nei confronti della Giuseppe Maltauro Spa, al centro di una vicenda di appalti truccati e corruzione nell’ambito dei lavori per l’esposizione internazionale che si svolgerà a Milano il prossimo anno.
L’Ati (associazione temporanea d’impresa) costitutita da Moretti, Costruzioni Perregrini,di Sondrio, Milani giovanni di Lecco e Panzeri Spa di Milano era arrivata seconda, dietro alla Maltauro appunto, nella gara di aggiudicazione del maxi appalto da 67 milioni di euro per le “Architetture dei serivzi” di Expo 2015. L’esito del bando è finito nell’occhio del ciclone e, proprio per questo, è stato impugnato dalla ditta bresciana e dalla cordata di imprese collegate.
I ricorrenti ravvisano che «l’aggiudicazione alla Maltauro sarebbe frutto di atti corruttivi» e che «il legale rappresentante, Enrico Maltauro, e il direttore generale di Expo 2015 spa, Angelo Paris, avrebbero influenzato la commissione giudicatrice». Le aziende dell’Ati hanno già chiesto ad Expo di «subentrare» nell’appalto e, anche, «un tavolo di confronto», ma, in mancanza di risposta, di avere avviato il ricorso al tribunale amministrativo. In subordine, è stato chiesto anche un risarcimento danni.
La domanda dovrà essere ora vagliata da Raffele Cantone, il commissario straordinario cui il Governo ha affidato il settore dell’Anticorruzione, dope le vicende emerse.
Moretti Interholz ha già realizzato per Expo 2015 i cluster (padiglioni a raggrupamenti tematici per quei Paesi che non possiedono uno stand proprio) di Riso, cacao e Cioccolato (valore dell’appalto 8,2 milioni di euro).

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