Cazzago, è bagarre sull’antenna Telecom

La lista di minoranza "Obiettivo comune" aveva denunciato la mancata sottoscrizione del contratto. Ora attacca la giunta ritenuta responsabile.

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    (red.) La si potrebbe chiamare l’antenna della discordia, date le polemiche e le schermaglie politiche che sta generando.  La nascita del nuovo impianto radio base per la telefonia mobile – che stava sorgendo in via Leonardo da Vinci, nella zona industriale di Cazzago San Martino, ha acceso il dibattito tra maggioranza e opposizione, inasprendo una situazione già tesa.
    Al centro la mancata autorizzazione che si celerebbe dietro la sua costruzione.  I primi ad avanzare dubbi sulle autorizzazioni concesse a Telecom per l’installazione dell’antenna sono i rappresentanti del gruppo di minoranza “Obiettivo comune”.
    Il 31 marzo, i responsabili dell’Area Tecnica del Comune dispongono la sospensione dei lavori, fatto che, data la tempestività della sospensione insospettisce ancor di più la minoranza. Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Pierangelo Capoferri prova a mettere ordine nella vicenda, ringraziando il consigliere Dario Bonardi per aver segnalato l’irregolarità. « Non capiamo le motivazioni che abbiano portato Telecom ad iniziare i lavori senza un contratto firmato. Forse c’è stato un errore di comunicazione all’interno dell’azienda ».
    Ringraziamenti che però non quietano gli animi di “Obiettivo comune”, che puntano il dito contro l’Amministrazione:  «Non si capisce come sia possibile che, in presenza di una comunicazione di inizio lavori datata 26 febbraio, nessun amministratore abbia fatto presente che il contratto non era stato sottoscritto».

     

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