«Il Bigio? Deve tornare in Piazza Vittoria»

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(red.) Il Bigio è una scultura in marmo di Carrara (altezza 750 cm) di Arturo Dazzi, realizzata nel 1932 e posta in origine in Piazza della Vittoria a Brescia. Il colosso venne elogiato da Benito Mussolini nel 1932 come raffigurazione dell’Era fascista, che divenne il nome ufficiale. A livello popolare, la statua passò alla storia con il nome di Bigio, più probabilmente perché realizzata in “marmo bigio” Nell’immediato dopoguerra fu oggetto di numerosi atti di contestazione antifascista, fino alla sua completa asportazione nel 1945, quando fu rimossa e trasferita in un magazzino comunale. Attualmente il Bigio è al centro di una querelle politica che sta animando il dibattito in città.non è stato ricollocato nella sua posizione originaria.
Questa situazione ha scatenato la protesta del Movimento Patria Nostra Brescia che nelle persone del Coordinatore Regionale Lombardia, Fabrizio Paderni, e il Coordinatore Provinciale di Brescia, Adriano Mariani, hanno dimostrato il loro disappunto. «Il Bigio fa parte della storia di questa città e deve essere ricollocato nella sua posizione originaria. La Sovraintendenza aveva dato parere positivo alla sua collocazione originale, ma il comune ha preferito un altro luogo cambiando l’aspetto originario di piazza della Vittoria. L’ipocrisia di una parte politica di questa città non può stravolgere la storia di Brescia. Il Bigio deve stare a piazza della Vittoria perchè è lì che fu collocata da chi progettò ed ideò la piazza. Ricordiamo che fu la giunta Corsini a chiedere la collocazione originaria e che la sovrintendenza era d’accordo, quindi non capiamo la reticenza nel riportare il Bigio al suo posto da parte dell’attuale amministrazione Bresciana. Si tratta di una parte importante di quella piazza e deve tornare lì. Ci auguriamo che questa ostinazione non sia frutto della paura di una raffigurazione di un periodo storico della nostra città perchè altrimenti sarebbe a dir poco ridicolo. Il Movimento Patria Nostra protesterà presso gli enti preposti affinchè l’imponente statua torni dove giusto che stia ovvero in piazza della Vittoria perchè fa parte della storia, dell’arte e della cultura della nostra città ed è nata in quella piazza. Attendiamo le decisioni dell’amministrazione comunale in tal propostio preannuncinado azioni di protesta fin quando l’amministrazione comunale non rimetterà la statua al suo posto».

 

 

 

 

 

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