Azzano, il Tar: 2,6 milioni a Sa.Fer

Il Comune bresciano deve restituire la cifra anticipata dall’azienda per il polo logistico. I soldi, però, sono stati spesi dall’Amministrazione precedente.

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(red.) Il decreto ingiuntivo è stato dichiarato esecutivo dalla prima sezione del Tar di Brescia.
Il Comune di Azzano Mella dovrà restituire alla Sa.Fer 2 milioni 600mila euro.
La cifra, lo ricordiamo, costituisce la parte mancante degli oneri di urbanizzazione anticipati dall’azienda per la costruzione di un polo logistico Esselunga sul territorio del Comune bresciano.
Progetto che poi, a causa della mancanza della Vas (valutazione ambientale strategica),  era stato prima sospeso e poi definitivamente abbandonato.
La vicenda è nata nel 2008, quando Sa.Fer ha chiesto la variazione di destinazione urbanistica, da agricola a produttiva, 395mila mq di terreno.
L’Amministrazione comunale allora in carica, guidata da Franco Gaspari, ha fornito tutte le autorizzazioni del caso e, quindi, ricevuto in cambio 5 milioni di euro. Dopo una serie di ricorsi al Tar – presentati  da Legambiente, Parco del Monte Netto e Comuni di Dello e Capriano – però, le autorizzazioni sono state revocate.
Cosa che, comunque, non ha impedito all’Amministrazione Gaspari di spendere metà dei soldi incassati, salvo poi non essere riconfermata alla guida del paese nel 2009, quando, invece, è stato eletto Silvano Baronchelli.
La prima parte del debito – 2milioni 400mila euro – è  stata saldata nel 2013. Ed ora bisognerà provvedere a restituire il resto.
«Per noi è stata una doccia fredda – ha dichiarato Baronchelli – anche se crediamo che il piano di riequilibrio finanziario presentato alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno a settembre dovrebbe tutelarci. Almeno fino a quando arriverà la risposta di accettazione o diniego».

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