Golf bresciano in vetrina

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(red.) La provincia di Brescia è una delle golf destination con la maggiore concentrazione di club in Italia ed Europa, potendo contare su 12 campi adatti a tutti i livelli: da green progettati da designer internazionali a campi scuola adatti anche ai primi swing.
Ogni anno si muovono nel mondo 25 milioni di turisti per giocare a golf (Fonte Ministero del turismo).  La presenza di un campo da golf può quindi supportare lo sviluppo di un’area ed il suo indotto economico, dando continuità alle attività ricettive ed ai servizi anche nei periodi di bassa stagione. Più nello specifico per quanto riguarda l’Italia emerge che 3,9 milioni di turisti hanno praticato il golf durante il loro ultimo soggiorno. Di questi, 1,8 milioni hanno indicato come principale scopo della vacanza la pratica di questo sport. (Fonte Isnart).
Per questi motivi Bresciatourism, in partnership con la neonata associazione Golf del Lago di Garda ed il Consorzio Lago di Garda Lombardia, ha dato vita al 1° Workshop Golf: una concreta occasione di business per 8 tra i migliori golf club della nostra provincia che hanno avuto la possibilità di dialogare direttamente e proporre le proprie strutture e servizi a 16 selezionati Tour operator e giornalisti specializzati europei.Il workshop  si è tenuto lunedì 14 aprile   dalle ore 9.30 alle 12.00 presso Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio.
Nei giorni seguenti al workshop i rappresentanti dei tour operator ed i giornalisti hanno visitato le strutture golfistiche e sviluppato le negoziazioni avviate durante il workshop.
Gli ospiti stranieri, dopo una gara non competitiva presso lo Chervò Golf, hanno seguito anche un educational tour sul lago di Garda a Sirmione, Salò e Isola del Garda.
Il giro d’affari del golf è in sviluppo. I turisti golfisti nel mondo sono 25 milioni, solo in Italia 1,8 milioni, per un fatturato mondiale nel mercato turistico di 28 miliardi di euro.
Tutte le ricerche evidenziano un quadro di grandi opportunità: il turista golfista soddisfatto può diventare il portavoce di un’immagine positiva dell’Italia e della nostra provincia ed innescare un circolo virtuoso che coinvolga anche i non golfisti.
Il golf è al 5° posto tra gli sport commercializzati sui mercati dell’intermediazione internazionale del turismo verso l’Italia con una percentuale del 14,4%, dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio (19,6%).
Il turista golfista spende al giorno – in media – circa il doppio di un turista tradizionale.
I principali mercati stranieri per il sistema del turismo del golf risultano la Germania (48,8%), l’Austria (16,3%), il Regno Unito (13,4%) e la Francia (9,3%). In Italia, invece, le regioni che generano le più alte quote di turisti golfisti sono proprio quelle dove vi è una maggiore offerta di Golf Club, come la Lombardia (31,1%), il Piemonte (10,6%), l’Emilia Romagna (8%) e il Veneto (8%).
Come anche altri studi sulla domanda di vacanze golfistiche hanno dimostrato, chi si sposta per praticare golf è un turista high-profile, con una buona capacità di spesa e attento e curioso delle diverse risorse locali, di cui fa esperienza in modi diversi. In media, chi pratica golf spende 74 € al giorno per l’alloggio, ovvero poco meno di venti € in più del turista “tout court” in Italia.
Il turista golfista spende volentieri per le spese accessorie (escursioni, degustazione delle eccellenze enogastronomiche, shopping, wellness e offerta culturale) generando una spesa media pro-capite al giorno di  113 € contro i 66 circa della spesa media dei turisti in Italia
Dal 1999 al 2009, a sostegno di un evidente maggiore interesse alla dimensione “sportiva” del golf, i tesserati sono aumentati del 70%, i Golf Club sono cresciuti del 18%, mentre i campi pratica sono più che raddoppiati, passando da 49 a 124 (+151%). Fra gli elementi più ricercati dal golfista, figurano la prossimità del campo presso attrazioni turistiche (monumenti, musei, shopping), ed eventuali sinergie con strutture ricettive di qualità nei dintorni, che offrano magari pacchetti e convenzioni.

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