Garda, affiora la storia: il veliero «Roma»

Dai fondali al largo di Moniga la scoperta fa riemergere gli atti eroici di un giovane contadino, Enrico Magni, che salvò due persone dalla burrasca.

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(red.) Dai fondali del Lago di Garda il ritrovamento, dopo decenni, del veliero «Roma», che è stato recuperato grazie all’intervento del Nucleo Sommozzatori dei Volontari del Garda, i quali, dopo aver esplorato il relitto, adagiato a 120metri di profondità al largo di Moniga, sono risaliti alla sua vera identità: un veliero da trasporto.
L’imbarcazione, compiendo le sue solite tratte per  il trasporto di merci, era salpata il 18 febbraio del 1938 con due uomini a bordo; dopo un’ora di navigazione una terribile tempesta aveva colto inesorabilmente il mezzo, causandone il rovesciamento, così da inabissarsi nei fondali oscuri del lago.
La notizia veniva riportata il giorno successivo, 19 febbraio, dal quotidiano «Il Popolo di Brescia» che menzionava l’intervento eroico di un contadino di 27 anni, “il gagliardo Enrico Magni”, grazie al quale le due persone dell’equipaggio erano state portate in salvo dalla forte burrasca.
Con questa scoperta non solo emerge la riscoperta di un veliero storico, ma si svela un frammento di storia bresciana, che richiama a sé fatti, forse dimenticati.

 

 

 

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