Da Brescia 85 in corsa per guidare A2A

Boom di candidature per 8 posti nel nuovo Cda della utility di Brescia e Milano. Pippo Ranci non è in lizza. Tra i bresciani: Tarantini, Di Mezza, Comboni.

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(red.) Pippo Ranci si sfila dalla corsa per la presidenza del futuro consiglio di amministrazione di A2A. «Non ho presentato alcuna candidatura» ha detto all’Ansa l’attuale presidente del consiglio di sorveglianza della multiutility lombarda, nel giorno in cui si sono chiusi i bandi dei Comuni di Brescia e Milano per selezionare i futuri consiglieri di amministrazione.
Nel complesso, sono statepresentata 283 candidature: a Milano ne sono state depositate 53 per il cda e 49 per il collegio sindacale mentre a Brescia si sono proposti in 85 per il Cda e in 96 per il collegio sindacale.
Dalla Loggia, intanto, sono filtrate alcune indiscrezioni sui nominativi in lizza. Tra questi ci sarebbe quello di Norberto Rosini, commercialista, già nel Consiglio di sorveglianza con graziano tarantini, Fausto Di mezza, dic erto non un nome e un volto nuovo nella utility (è stato vicepresidente della sorveglianza nel 2012 e già assessore al Bilancio con paroli); Giovanni Comboni, docente alla Bocconi e già vicesindaco di Brescia all’epoca di mino Martinazzoli.
Per Tarantini, poi, si prospetta una corsa alla presidenza della società, soprattutto dopo l’addio di Ranci.
In ballo ci sono otto posti per il consiglio di amministrazione e quattro per il collegio sindacale, che Brescia e Milano, azionisti di A2A con il 55% del capitale, si ripartiranno a metà. La rinuncia di Ranci, in carica dal maggio 2012, potrebbe spianare la strada della presidenza a Giovanni Valotti, presidente della Metropolitana Milanese, le cui quotazioni appaiono in ascesa sia a Milano che a Brescia (dove è nato). Ranci era stato chiamato in A2A nel maggio del 2012 dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per rasserenare gli animi all’interno della multiutility in un periodo difficile e piuttosto conflittuale (la società veniva dal riassetto Edison ed era stata colpita dalla morte di Giuliano Zuccoli).
Compiuto il mandato affidatogli, Ranci, 75 anni, ha deciso di non ricandidarsi per un nuovo mandato. A questo punto le candidature verranno scrutinate dai comitati di saggi dei due comuni. Quelle ritenute idonee verranno sottoposte ai sindaci che entro il 19 maggio dovranno stilare la lista congiunta in vista dell’assemblea del 13 giugno. Il nono nome, quello dell’amministratore delegato, verrà scelto insieme dai due comuni: senza l’individuazione di un nome forte, resta favorito l’attuale direttore generale Renato Ravanelli.

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